Alessandria – Non è dato sapere quale sia il motivo che avrebbe spinto una giovane donna di Milano a tentare il suicidio in autostrada. Sono stati i genitori in apprensione a telefonare al 112 per segnalare il pericolo che la figlia potesse compiere l’insano gesto. Era circa l’una di notte dell’8 marzo, quando la Centrale Operativa della Polizia di Stato riceveva la richiesta di intervento e subito si sono messe in azione alcune pattuglie della Polizia Stradale operanti sul Basso Piemonte e Liguria, allertate e coordinate dai Centri Operativi di Genova e Torino. Dopo circa un’ora di ricerche lungo la A26 grazie anche all’ausilio del localizzatore GPS del telefonino, gli agenti riuscivano a rintracciare la ragazza segnalata alla guida di una Toyota Yaris proveniente da Milano. La giovane donna, individuata vicino a un cavalcavia sull’autostrada A26 in prossimità dello svincolo di Alessandria Sud, si presentava effettivamente disorientata, sofferente e non collaborativa, avvalorando la segnalazione pervenuta dai familiari. I poliziotti, con non poche difficoltà, riuscivano a stabilire un contatto anche di carattere emotivo con la giovane e pazientemente a ricondurla a più sani propositi. Dopo averla accompagnata al primo casello, in condizioni di maggiore sicurezza, erano avvisati i genitori e richiesto l’intervento dell’ambulanza anche perché la giovane aveva nuovamente ripreso a manifestare propositi inconsulti e pericolosi. Verso le quattro di mattina i genitori raggiungevano il posto e, dopo aver preso in consegna la ragazza che nel frattempo si era tranquillizzata, ringraziavano gli agenti per il prezioso intervento rappresentando che non era la prima volta che la figlia tentava gesti insani.