Alessandria (ANSA) – Chiede che vengano rispettati i diritti umani e di cittadino italiano, si dice vittima “di estorsioni, abusi, angherie, ingiustizie, prepotenze e prevaricazioni che non riesco a tollerare oltre”. L’avvocato Carlo Ferraris è da circa un anno in stato di arresto nella Repubblica Dominicana dove gli inquirenti lo ritengono coinvolto in un’indagine antiriciclaggio che punta il dito contro un suo cliente canadese accusato di avere commesso molteplici truffe sotto il sistema Ponzi e attualmente sotto processo per fatti che risalgono al periodo 2016-2018. “Accuse che non mi riguardano”, scrive in una lettera inviata all’ambasciatore d’Italia Stefano Queirolo Palmas, al quale ora, esausto, il professionista originario di Alessandria, chiede aiuto. L’avvocato Ferraris, assistito dal penalista napoletano Maurizio Capozzo, è residente nella Repubblica Dominicana dal 1988. Domani, se tutto andrà bene, “dopo due mesi passati in cella in condizioni che violano i diritti umani – scrive nella missiva all’ambasciatore – e il resto agli arresti domiciliari, è un anno che sono sottomesso a misure cautelari senza aver il Pubblico Ministero dominicano dato accesso al dossier, sebbene gli sia stato ordinato dal Giudice” e, soprattutto, “senza avere presentato un’accusa contro di me, di mia moglie Mirtha Carolina Terrero de Ferraris e di una delle nostre impiegate, Yolenny Feliz Valentin”. Al professionista è stato notificato anche un provvedimento di sequestro di beni mobili e immobili. “Sarebbe importante – conclude la lettera dell’avvocato italiano – poter portare il mio caso all’ immediata attenzione della Procuratrice Generale della Repubblica Dominicana e, posteriormente, del Presidente della Suprema Corte di Giustizia… per riceve un trattamento più vicino a quello di un paese civile”.
Avvocato di Alessandria arrestato a Santo Domingo
