S’è appena chiuso anche il Turno n° 33 di questo avvincente campionato cadetto. Mancano ancora 5 Giornate alla fine della Regular Season e, se non dovessero arrivare situazioni extra calcio, sapremo chi volerà in Serie A, le squadre che spareggeranno per l’ultimo posticino disponibile per il paradiso, i club salvi, quelli che affronteranno i playout se ci saranno le condizioni e chi invece sarà retrocessa in Terza Serie. In testa alla fine di questo turno la Cremonese con 60 e il Lecce con 59 che, al momento, sarebbero in Serie A. Le due regine sono tallonate dal Pisa (58 p.), ora la prima nei posti playoff, Brescia e Monza 57 punti, che hanno regalato prestazioni ben diverse tra loro. 3 punti sotto si è issato il Benevento che ha strapazzato i pisani, ancora sotto l’Ascoli (52 p.) e Frosinone, in flessione a 51. Sul pianerottolo dei playoff il Perugia a 47, poi Ternana, Como, Cittadella e Reggina tutte con 44 punti poi il Parma a 42 e con una capriola all’indietro la Spal a 33 punti. Nei posti playout il pareggino casalingo dei Grigi (26 p.) diventa un passo avanti con gli stivali delle Sette Leghe perché sia il Cosenza (24 p.) che il Vicenza (24 p.) perdono e non approfittano del mezzo passo falso dei piemontesi. Il Crotone, solo soletto penultimo con 20 punti in carniere sopravanza solo il Pordenone ultimo sparato con 14 punti.
Le partite
- Ascoli 1 – Pordenone 0 – I marchigiani, dopo la sofferta vittoria contro i Rammarri, inseguono il sogno play off con ancora più convinzione. La vittoria arriva quasi allo scadere all’improvviso durante una partita equilibrata che gli ospiti hanno controllato per ampi tratti. Adesso vediamo se il mister bianconero si inventa qualche minchiata delle sue per perdere la possibilità di disputare i playoff promozione.
- Cittadella 1 – Ternana 2 – I veneti si fanno buggerare in casa dai Rossoverdi i quali, grazie ai sei punti conquistati nelle ultime due partite, possono guardare con fiducia il futuro, addirittura in chiave playoff: lo sfogo del presidente Bandecchi di qualche settimana fa ha funzionato da stimolo e da presa di coscienza collettiva. Per il Cittadella invece, ogniqualvolta il mister (e non solo quest’ultimo) è chiamato a metterci qualcosa di suo, l’impresa si rivela impossibile.
- Cosenza 1 – Parma 3 – Risultato importante questo, anche con una chiave di lettura relativa al discorso playout nel quale galleggiano i Grigi. Gli emiliani, partiti con i favori del pronostico a inizio stagione hanno deluso le aspettative e non sono mai usciti da un’aurea mediocrità di classifica che mal si sposa con un organico mostruoso per la categoria; calciatori come il portiere Gigi Buffon, il difensore Danilo, i fantasisti Vasquez e Brunetta, Man farebbero felici qualunque club in B. Comunque ieri partita senza storia: prima doppio vantaggio ducale, poi i cosentini accorciano su rigore nel finale ma gli ospiti ribadiscono la loro superiorità con il terzo gol nel finale.
- Cremonese 1 – Reggina 1 – I Grigiorossi nelle prime posizioni di classifica non riescono a vincere contro la Reggina di Stellone una partita alla loro portata. In realtà i calabresi non subiscono mai la prevista superiorità dei locali benché vadano a metà ripresa, gol che sembrerebbe riportare la logica dove si merita. I granata invece si riscattano, pareggiano e mette alle corde i campioni in erba di Pecchia, nostri avversari già martedì prossimo allo Zini, sperando che questo scontro al calor bianco abbia lasciato qualche strascico sotto il profilo disciplinare e sotto quello morale dei nostri prossimi avversari.
- Lecce – Frosinone 1-0 – I salentini dominano senza dilagare nel loro stadio ma vincono grazie ad un gol di testa di Coda (per lui 100 gol in B).
- Benevento 5 – Pisa 1 – Partita strana in Campania: il primo tempo finisce 2-0 senza un obiettivo merito dei beneventani ma grazie ad episodi abbastanza estemporanei, mentre al Pisa non gliene va bene una. Nella ripresa i nerazzurri mollano gli ormeggi, giocano con inusitata leggerezza e si fanno travolgere in contropiede: leggiadria e Serie B, un binomio che non funziona.
- Alessandria 2 – Spal 2 – Partita da ultima spiaggia per i Grigi che passano in vantaggio in apertura grazie al decimo gol stagionale di Corazza. La Spal, punta sul vivo, costruisce occasioni a grappolo, occasioni alle quali si oppone Pisseri, il migliore dei Grigi (indicativo, no?). Comunque a fine primo tempo arriva il pareggio ospite e a inizio ripresa una punizione dai 40 metri battuta da Viviano porta in vantaggio gli ospiti. Longo cambia il cambiabile ma ai suoi ragazzi cala la tendina sugli occhi e non cavano un ragno dal buco mentre gli ospiti, in fiducia e sicurezza, dominano il campo rimirandosi allo specchio. All’80’ arriva il fulmine a ciel sereno: pareggio del redivivo Marconi che trova il 2-2 in mischia su azione partita da una rimessa laterale mandrogna sulla trequarti, particolare che racconta al meglio con quanta superficialità allenatore, giocatori e tutto l’ambiente spallino affronta gli impegni in questa stagione.
- Como 2 – Monza 0 – Il Como nel suo fantastico stadio chiuso tra il lago e le montagne, ferma la rincorsa al primato del Monza, vicini dei lacustri ma della piana brianzola. Partita equilibrata fino al gol di Cerri. Reazione piccata e nervosa dei ragazzi di Stroppa che si sono “mangiati” il gol del pareggio sbagliando due occasioni clamorose. Nel finale raddoppio dei ragazzi di Gattuso che suggellano un “quasi” furto con destrezza.
- Brescia 2 – L.R. Vicenza 0 – La Leonessa stavolta concede un favore anche ai Grigi vincendo in casa contro i vicentini che ci navigano alle spalle in classifica e si rilanciano in chiave promozione diretta. Il doppio vantaggio iniziale (gol su azione e rigore figlio del Var per un fallo di mano al limite dell’area e del regolamento…) non risolve i problemi di gioco e di approccio che hanno issato il mite Corini sulla panchina bresciana al posto di un sopravvalutato Pippo Inzaghi. Il tutto grazie ad una uterina alzata d’ingegno di Cellino: vedremo se la scelta del presidente delle Rondinelle pagherà o no.
- Crotone 1 – Perugia 1 – Il compito sulla carta più semplice fra tutte le pericolanti in questo turno toccava al Crotone nella sua tana Scida contro un Perugia troppo distante dai playoff. Olivieri nei primi 45’ porta avanti gli umbri con un gol da attaccante vero, con chiusura di un cross sul primo palo. La risposta degli ionici è furente e incontrollata, sotto gli occhi del modesto Modesto che non fa altro che fare la danza dell’orso in panchina approfittando della bolgia dello Scida. Arriva il pareggio per Mogos e c. ma non la vittoria, quello di cui invece i ragazzi di Vrenna e Ursino avrebbero dovuto conquistare per continuare a sperare legittimamente per raggiungere i playout. Per i Rossoblù calabresi non è ancora finita, visto anche il potenziale tecnico e umano di cui dispongono, ma quasi.