Periodo, questo, foriero di buone notizie per il popolo grigio. La prima, quella che rinfranca un po’ tutti, è stata la vittoria di sabato scorso al Mocca contro il Pordenone. Tre punti, arrivati tutti assieme dopo tanto tempo, frutto d’una prestazione più che decente della squadra e d’un atteggiamento collettivo coraggioso che difficilmente abbiamo potuto riconoscere in altre partite.
Di più: altre volte (poche) abbiamo giocato benino, ma stavolta abbiamo “fatto” noi la partita, imponendo temi e ritmi. Pensiamo che Longo abbia lavorato tanto per arrivare lì, ma non sempre volere è potere. Le caratteristiche di Marconi abbinate a una prestazione accettabile di Palombi, la scarsa consistenza dell’avversario di giornata e il gol arrivato nella prima mezzora del match, hanno raddrizzato la barra del timone a nostro favore. Ma siamo stati bravi pure nel rintuzzare le velleità di rimonta degli ospiti.
Spostandoci dal campo alla comunicazione, poi, una buona prospettiva per quella frazione di tifosi che ha eletto Penna Cadente come portavoce: presumiamo che tra pochi mesi questi signori avranno il privilegio di avere “un’addetto (“un” con l’apostrofo) stampa” a tempo pieno, perché Penna Cadente potrà svolgere la sua missione in santa pace, senza dover continuare a far finta di fare quello che non sa fare: la giornalista sportiva.
Notizia positiva per alcuni tifosi, negativa per gli addetti all’informazione sportiva mandrogna che hanno colpevolmente lasciato al Grande Capo (augh) il monopolio delle notizie in regime di matriarcato: sembra ormai certo che la loro Donna Alpha cambi mestiere… Fusse che fusse la vorta bbona!
I rumors si inseguono ormai da tempo ma venerdì, scorrendo l’illeggibile fogliaccio locale, abbiamo avuto un segnale indicativo in questo senso. La pagina sportiva è stata “occupata” dal vicedirettore che, per l’occasione, ha saccheggiato lo spazio editoriale appaltato a Penna Cadente. Non solo un esproprio quindi, ma addirittura l’articolo a sua firma su una vicenda edificante che, in altri tempi, sarebbe stata metabolizzata da Penna Cadente.
Adesso cominciamo a sfogliare i petali, come fossero quelli d’una margherita, sui ruoli della nostra Fregoli mandrogna. Penna Cadente s’è costruita, architrave il suo giornale è ovvio, una solida immagine come cronista/femminista/scrittrice/giornalista/sindacalista/addetta stampa della curva/tenutaria di corsi di deontologia professionale/depositaria della storia del calcio alessandrino. Ma quante parti in commedia riesce a interpretare una persona sola!
Non contenta ultimamente s’è messa pure a presentare libri.
Peccato che di tutte le cose che fa, raccattate con una bulimia sospetta, non ne faccia bene una, tranne forse quella di pubblicare i diari di bordo dei tifosi in trasferta.
Esempio: il libro a cui facciamo riferimento si dice dovesse vedere la luce nel settembre scorso. Poi è arrivata lei con la tipica grazia di un Caterpillar nell’organizzazione e nella redazione di Museo Grigio.
Risultato: Museo Grigio è imploso e il libro pare sia uscito, per ignavia della nostra, con smisurato ritardo.
Qualche malpancista giura che lei, non contenta dei primi danni, abbia pure pestato i piedi, come un bambino viziato davanti al carrettino dello zucchero filato, anche per presentare in prima persona la pubblicazione alla squadra e alla società, considerato anche il fluido eloquio che la caratterizza.
E qui è successo il paradossale: quando tutto era stato organizzato e gli invitati già in trepida attesa, l’evento è stato rinviato per cause di forza maggiore (?).
Il rinvio sarebbe stato necessario perché le copie del libro che dovevano essere distribuite durante il vernissage erano state “confiscate” da Penna Cadente e impilate nel baule di un’auto in attesa dell’evento. Ma quando è arrivato il momento di recuperarle, si è accorta di non avere le chiavi dell’auto diventata improvvisamente uno scrigno inespugnabile. La solita merda calpestata con tacco 12.
E che dire del dopo partita Alessandria-Pordenone, quando Longo ha disertato la conferenza stampa di rito complice un improvviso calo di voce? C’è chi giura che qualcosa di diverso sia successo a fine partita, un episodio che sarebbe avvenuto a pochi metri dai giornalisti alessandrini in attesa di intervistare il mister. Dei nostri prìncipi dell’informazione sportiva nessuno ha indagato o saputo dare spiegazioni della défaillance e si sono fatti andar bene la cosa.
Pensiamo però che qualche tifoso sappia se e cosa sia accaduto nel tempo trascorso tra la fine della partita e la conferenza stampa di rito.
Stupisce che neppure “l’addetta stampa dei tifosi” sia stata informata dei fatti dai propri “clienti”.
Quindi, delle due l’una: o Penna Cadente non ha saputo nulla (quindi è una pessima cronista), oppure sa cos’è successo e non l’ha detto, per cui è ancora peggio in quanto perché non ne ha fatto cenno. Ma se non fosse accaduto nulla perché ha poi sottoposto (questo invece lo sappiamo) a stringente interrogatorio una decina di persone in cerca disperata di notizie?
Nel caso, ci vedremo costretti a dover ribattezzare “Penna Cadente” in “Penna Scadente”.
Lunedi prossimo qui le pagelle a fine partita, poi il pezzo di commento sulla nuova classifica e, di seguito, un focus divertente anche sui petali di margherita che cadono della nostra Donna Alpha. Peccato perché il personaggio si è vieppiù confermato come nostra fonte inesauribile di ispirazione e sostituirla non sarà facile.