Bosco Marengo – Il paese è in festa per San Pio V, un Papa Templare che ha risolto il problema dell’Islam, non certo porgendo l’altra guancia, ma facendogli la guerra. La battaglia navale di Lepanto del 1571 vinta dai Cavalieri di Malta – che fra le loro file annoveravano moltissimi templari perché Filippo il Bello, due secoli prima, di Poveri Cavalieri di Cristo ne aveva mandati arrosto trecento su trentamila, per cui ne erano rimasti vivi e vegeti circa 27.700 – contro gli Ottomani intenzionati a conquistare l’Europa cristiana, era stata voluta e organizzata proprio dal Papa che, guarda caso, era Antonio Michele Ghilieri (o Ghisleri) da Bosco Marengo, alias Papa Pio V , “il papa giusto al momento giusto”, come scrive Arrigo Petacco nel libro “La Croce e la Mezzaluna”, Mondadori (2005). “Mai come in quel momento – scrive Petacco – la Chiesa romana aveva avuto bisogno della guida di un uomo come lui, risoluto, intransigente, animato da una fede profonda e deciso a farla trionfare contro tutto e contro tutti purificandola di ogni incrostazione”. Antonio Michele Ghislieri, poi Papa Pio V, faceva parte dei frati predicatori, domenicani mendicanti. Possedeva due sole tonache bianche, giusto per il cambio, si cibava di uova e verdure. Sentiva di aver ricevuto dallo Spirito Santo una missione purificatrice, così “immerse Roma e l’intera curia in un bagno di austerità”. Per fare questo ha scelto la maniera forte per ripulire il Vaticano. In quegli anni, a Roma, scrive Petacco: “tutti avvertivano quasi fisicamente la minaccia incombente, sia dell’islam che della Riforma luterana, e Pio V era ossessionato da entrambe le prospettive”.
“Mamma li turchi”, era il grido d’allarme che si levava lungo le coste al frequente apparire dei vascelli barbareschi, ed echeggiava anche tra i saloni del Vaticano. Pio V da cardinale era stato catturato dai turchi, ma si era salvato, perché la sua bisunta tonaca domenicana, la sua vecchiaia e la sua ascetica magrezza, gli davano l’aspetto di un derelitto “invendibile”, così i corsari lo ignorarono e presero invece un suo nipote. Ma non era cosi derelitto e innocuo perché di lì a poco fondò la Lega Santa. E non fu una cosa facile, ma lunga e laboriosa, a causa delle continue ripicche dei contraenti, per cui fu costretto a minacciare scomuniche a destra e a manca per indurre i principi cristiani a costituirla. Venezia, Genova e Spagna, le due uniche potenze mediterranee, erano comunque più che sufficienti per organizzare una flotta imponente. Avevano aderito alla lega, oltre ovviamente allo Stato Vaticano, anche i Cavalieri di Malta, Genova, Firenze e il Duca Emanuele Filiberto di Savoia che era un Templare come molti altri Savoia, uno su tutti, il Conte Verde, Amedeo VI. Il 25 maggio 1571, fu proclamato nella sala del Concistoro, di fronte a un raggiante Pio V il “patto mediterraneo”, la cosiddetta Lega Santa. Fu deciso di affidare il comando al ventiseienne don Giovanni d’Austria, merovingio e Templare pure lui. Oltre alla clausole politiche e militari, il trattato conteneva anche precise disposizioni religiose dettate dallo stesso Pio V, affinchè “quella guerra, la quale si intraprendeva per zelo dell’onore di Dio, fosse amministrata santamente”. Si vietava di far salire sulle navi, giovinetti e soprattutto donne.
“Il papa aveva reclutato molti frati – scrive Petacco – affidando loro il compito di seguire la flotta: i gesuiti sulle navi spagnole, i francescani e i domenicani su quelle genovesi, savoiarde e veneziane, e i cappuccini su quelle pontificie”.
Per i festeggiamenti boschesi è atteso oggi l’arrivo nel complesso monumentale di Santa Croce del segretario di Stato della Santa Sede, cardinale Pietro Parolin (nella foto), che alle 16 celebrerà la Messa per il patrono San Pio V. Il 1° maggio, data dell’ascesa al cielo, è infatti festa patronale, ma quest’anno la manifestazione supererà i confini locali, perché ricorre il 450° della morte e nell’occasione i pellegrini potranno visitare la casa natale del Papa. La celebrazione di oggi rientra negli eventi in onore di San Pio V, organizzati dalla diocesi di Alessandria, dal Comune di Bosco Marengo, dal Comune di Alessandria e dalla Provincia col sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria.
Il Vaticano omaggia il Papa Templare che fece la Guerra all’Islam
