Asti – Per il sindaco di Asti Maurizio Rasero “saranno settimane decisive per il futuro della casa di riposo. I sindacati si sono fatti sentire con proposte e idee ma questo è il momento in cui tutte le istituzioni devono fare la loro parte e chi ha a cuore il Maina deve farsi avanti: ringrazio il commissario straordinario, Mario Pasino per il lavoro svolto ma, non va lasciato solo, occorrono ulteriori confronti e tavoli per salvaguardare i posti di lavoro, il servizio agli ospiti, la struttura e per preservare la funzione socio-sanitaria di questo nostro importante presidio”.
Lo stesso Pasino (nella foto) è molto chiaro in merito: “[La Rsa] è un malato in rianimazione che potrebbe morire da un momento all’altro”.
Debiti per quasi otto milioni di euro, di cui 800.000 euro di mutui e 7 milioni di debiti veri, mentre gli ospiti continuano a calare: attualmente sono occupati 169 posti letto su 345.
Per il superbonus del 110%, di cui si parlava qualche mese fa per un importo di 19 milioni, ci sono grossi dubbi, come spiega ancora Pasino: “L’Agenzia delle Entrate è più propensa ad accettarlo sul residenziale e noi siamo ancora una Ipab. Avevamo chiesto 500.000 euro alla Fondazione Cassa di Risparmio di Asti ma non abbiamo ancora ricevuto risposta”.
Per i sindacati è necessario che la struttura rimanga pubblica mentre tutto tace sul versante biellese della Anteo, che la scorsa estate aveva prima proposto, e poi ritirato, un progetto pubblico-privato.
A rischio il futuro della casa di riposo “Città di Asti”
