Voghera (Max Corradi) – Ci risiamo: a Voghera – la città dell’assessore pistolero leghista che ha spedito all’altro mondo un marocchino per strada sparandogli un paio di Dum Dum – tornano a litigare per le tariffe di Asm Vendita e Servizi S.p.A., (società controllata al 100% da ASM Voghera S.p.A., a sua volta controllata per il 99,86% dal Comune di Voghera) a proposito del gas e della luce. In consiglio comunale è stata l’Udc a protestare: “Criticità sono state riscontrate da privati e realtà condominiali rispetto al rilascio di contratti vigenti, benché non sottoscritti in tempi recenti, in riferimento a utenze che usufruiscono di servizio energetico derivante da teleriscaldamento, con impossibilità di poter analizzare nel dettaglio le tariffe applicate alle rispettive utenze. Alla luce delle criticità richiamate in premessa”. Per tale motivo, nell’interpellanza diretta alla sindaca Paola Garlaschelli e alla giunta, i consiglieri dell’Udc chiedono di sapere “se risulta possibile sensibilizzare gli organi amministrativi, e a cascata i livelli aziendali direttivi ed operativi di Asm VeS (leggi il presidente Piero Mognaschi, l’amico di “Nerone da Castelletto d’Orba”; n.d.r.), a favorire una maggior pubblicità e facilità di consultazione delle tariffe applicate agli utenti, già tali o potenziali, sui diversi canali di pubblica comunicazione [e] se è possibile conoscere il numero degli utenti che, a fronte degli avvenuti e citati rincari […] hanno chiesto una rateizzazione delle relative spese per utenze ed a quanto ammonta il livello dei crediti da esigere rispetto a tali rateizzazioni richieste”. Non più tardi di una ventina di giorni fa l’assemblea dei soci di Asm Spa (ossia tutti i Comuni dell’Oltrepò che la compongono, in testa quello di Voghera) ha votato all’unanimità la decisione di affidare all’attuale consiglio d’amministrazione l’azione di responsabilità nei confronti della precedente gestione. Nel mirino, in particolare, ci sono il direttore generale Piero Mognaschi (nella foto con Salvini) e l’ex amministratore delegato Delio Todeschini. Per quello che riguarda Todeschini l’azione civilistica sarà doppia: infatti, nei prossimi giorni, il socio principale di Asm Vendita e Servizi, ossia Asm SpA, darà a quel consiglio d’amministrazione compito di agire nei confronti della precedente amministrazione. E Todeschini era presidente di Ves (Asm Vendita e Servizi S.p.A.). Sarà per colpa del Bonarda, ma a Voghera siamo di fronte a ben quattro procedimenti:
- uno penale, nato dalla trasmissione degli atti (ma anche in autonomia) alla procura della Repubblica;
- uno amministrativo-contabile, con la trasmissione degli atti alla Corte dei Conti;
- uno di tipo civilistico dell’azione, anzi delle azioni di responsabilità;
- un altro penale contro gli amministratori che nel compimento delle loro funzioni abbiano causato danni alla società (hanno rubato?).
Le verifiche in oggetto avevano accertato una lunga, e particolarmente grave sotto il profilo economico-finanziario, serie di presunte vicende da chiarire. Non poca roba: solo per la contestatissima storia del rapporto tra la società Alan Srl, che gestì l’impianto Forsu, e Asm, il presunto danno accertato si aggira sui 2 milioni di euro tra penale pagata dall’Azienda e mancati risparmi nell’aver ripreso in gestione l’impianto.
Oppure il caso delle spese legali. Le contestazioni erano state sulla quantità (oltre 700.000 euro in un solo anno) ma si collegano anche a scelte discutibili.
E io pago.