Borghetto Borbera – Agostina Barbieri, la donna che l’11 luglio dello scorso anno ha ucciso il marito a Borghetto Borbera strangolandolo con una stringa, rischia 13 anni e quattro mesi di reclusione per. A pronunciare la requisitoria ieri è stato il procuratore capo di Alessandria, Enrico Cieri, davanti alla Corte d’Assise. Il pm ha chiesto che alla donna siano riconosciute le attenuanti generiche perché incensurata e per il comportamento processuale “apprezzabile”. Agostina Barbieri, per tutti Tina, nelle parole del procuratore non ha mai cambiato versione anche nella sua ultima deposizione davanti ai giudici dove, tra le lacrime, è riuscita a ricostruire quella domenica di luglio 2021. Per l’accusa è da tenere in considerazione anche una “provocazione di accumulo”, ovvero un fattore scatenante dopo anni di maltrattamenti. Ieri mattina è stata ascoltata anche la consulente nominata dalla Corte secondo cui la donna ha agito “in condizioni di stress ed emozioni” e l’unica soluzione possibile per quella situazione era “o lui o noi”. La donna è accusata di omicidio volontario nei confronti del marito Luciano Giacobone di 64 anni, con le aggravanti di aver agito contro il coniuge e di aver utilizzato dei farmaci. Ora si trova ai domiciliari in una struttura. Il giorno dell’omicidio la situazione tra Giacobone e il figlio era degenerata. Tina Barbieri non aveva retto: aveva addormentato il marito con un sonnifero e lo aveva poi strangolato con i lacci delle scarpe. Era stata lei stessa ad avvertire i carabinieri.
Chiesti 13 anni per la donna che uccise il marito perché esasperata dal suo comportamento
