Inizio settimana di fuoco per l’Alessandria Calcio, giorni avvelenati da una serie di articoli e prese di posizione di giornalisti volti a predisporre crudeli sistemi di puntamento per colpire bersagli “innocenti” che lavorano in società e invisi alla parte movimentista del tifo. Nel frattempo noi di Alessandria Oggi siamo stati dipinti come brutti, sporchi, cattivi e maleducati (e magari lo siamo pure) ma su questo giornale si pubblica per informare scrivendo la verità e non per farci dire: “Oh, ma come siete bravi!”. Non scriviamo quello che la gente vuole sentirsi dire e non ci interessa neppure cogliere l’unanime consenso sulle nostre tesi. Se i nostri lettori sono geometricamente cresciuti in un anno scarso, significa che migliaia di lettori alla settimana hanno verificato che di balle non ne raccontiamo. La settimana scorsa ho scritto che, oltre a Chiarello, ci sarebbero state imminenti altre due uscite. La prima di Mustacchio alla Pro Vercelli è stata ufficializzata, la seconda invece, che riguarda un altro esterno, pratica burocraticamente complessa, sarà annunciata a ore.
Del blocco dei famosi 17 calciatori sotto contratto, a stretto giro di posta, altri 6/7 sono sulla rampa di lancio: penso che in una decina di giorni la pattuglia dei “vecchi” calciatori sarà assottigliata e da lì si partirà con la fase precampionato. A tal proposito avevo previsto un nuovo DS per i Grigi. Pensavo che ormai aveste capito di chi si tratta. Per chi non l’avesse capito, con Artico in perenne vacanza, chi si sta occupando delle trattative in corso è lo stesso Di Masi. Ritengo che la vendita in corso del club debba tener conto d’un paio di considerazioni:
- La situazione contrattuale dei 17 calciatori ora in forza alla squadra va ridotta drasticamente;
- all’interno dell’attuale organigramma tecnico amministrativo opera una serie di figure che i nuovi proprietari non confermeranno. Mi riferisco a Borio e Vaio, arrivati qua dal primo momento rispettivamente come braccio destro e sinistro commerciale e amministrativo del presidente.
A differenza delle volgari e tendenziose bugie pubblicate dal solito pennivendolo martedì scorso, i due seguiranno i destini di Di Masi e non ambiscono certo a languire nella sede mandrogna. La cosa, per chi è in buona fede, non è mai stata in discussione, mentre altri hanno mentito sapendo di mentire. Discorso diverso invece per Moreno Longo, legato ai Grigi per questa stagione. Si tratta d’un allenatore preparato e vincente, per cui saranno le valutazioni tecniche, economiche e di opportunità che i nuovi eventuali responsabili sportivi, in piena autonomia, elaboreranno per una conferma o meno. Discorso ancora diverso e un po’ peloso è quello relativo all’attuale DS Fabio Artico, titolare di un contratto biennale coi Grigi. Penso che, se un imprenditore (o un nuovo gruppo) dovesse arrivare, dopo aver valutato le vicende in campo e fuori dell’ultima infausta stagione, non investirà tempo e risorse in una piazza equivalente a un campo minato dal DS alla testa d’un manipolo di tifosi pasdaran. E penso anche che Artico sarebbe felice di andarsene con le tasche piene di soldi grazie a una risoluzione contrattuale concordata. Certo, dopo il classico “prendi i soldi e scappa”, bisogna aspettarsi la mozione degli affetti e qualche lacrimuccia del DS mentre annuncia di andarsene “per senso di responsabilità e amore per la maglia” non volendo imporre la propria presenza a dispetto dei santi. Va da sé che, nel caso, sarà Di Masi a proporre (e a pagare) la risoluzione.
Chiudo dicendo che c’è una trattativa in corso fra Di Masi e personaggi che non conosco, ma non sono fra quelli fin qui citati dalla stampa alessandrina. A parziale dimostrazione della buona predisposizione di costoro so, questo sì, che sono in fremente attesa di chiudere l’acquisto in tempo utile per preparare una decente prossima stagione sportiva. Sullo sfondo rimangono comunque altre due trattative di riserva, qualora la trattativa alla quale mi sono riferito dovesse saltare.
Questo è tutto: semplice, autentico e ragionevole.
Non voglio imbonire né illudere nessuno, attività nella quale altri sono maestri impareggiabili.