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PRIMO PIANO

In provincia di Alessandria battute le roccaforti rosse di Novi e Ovada

26 Settembre 2022 admin_AG PRIMO PIANO 285

In provincia di Alessandria battute le roccaforti rosse di Novi e Ovada

di Andrea Guenna – Per un vecchio liberale come me (prima tessera Pli nel 1978), con un passato politico nel Pli di Malagodi, che ha sempre combattuto la sinistra peggiore, pagando anche di persona e pesantemente questa scelta politica, un sogno è diventato realtà: certi compagni hanno perso e vanno a casa.
Lo scrivo in novese: i cumpogni i van a ca’.
Non è una vendetta, chi scrive è un combattente che ha sempre rispettato l’avversario politico e chi mi conosce lo sa perfettamente, ma quando qualcuno ha finito gli argomenti deve farsi da parte e non continuare pervicacemente a rimanere al potere, giocando sporco, aggrappato alla poltrona come per decenni hanno fatto loro, rovinando forse per sempre una città brillante e laboriosa come Novi. E lo hanno fatto a Novi come a Ovada, roccaforti rosse apparentemente inespugnabili.
Ma stavolta a Novi, dominata dai trinariciuti per oltre 70 anni con larghi margini di vantaggio sugli altri partiti, i rossi le hanno prese sul serio, e tante (vedere le schede a lato: Camera sopra e Senato sotto).
All’uninominale Camera hanno racimolato il 65% dei voti della destra, essendo sotto addirittura di 15,5 punti in percentuale.
A Ovada anche.
Nella roccaforte della Val d’Orba la sinistra ha perso sia al Senato che nell’uninominale alla Camera come dimostrato con tutta chiarezza dalle schede a destra.
Sono risultati che fanno pensare e che risarciscono gli italiani delle malefatte di un regime illiberale che per undici anni, col beneplacito delle banche e dell’Ue, ha fatto il bello e il cattivo tempo appoggiando sette governi golpisti (Monti, Letta, Renzi, Gentiloni, Conte I e II, Draghi) altro che regime fascista. Almeno il Duce riempiva le piazze mentre questi qua dalle piazze, se non le riempivano i sindacati, dovevano scappare altrimenti li rincorrevano col forcone.
Ma stavolta gli italiani hanno potuto presentare il conto, hanno votato e si sono ripresi l’Italia con la certezza che peggio della sinistra quelli che arrivano adesso non faranno, perché fare peggio è impossibile.
E un’altra cosa è certa: gli italiani hanno dimostrato di essere molto pazienti, hanno sopportato sette golpe con Mattarella capo dello stato abusivo e sei premier che non sono stati eletti da nessuno.
Ma ora è tornata la libertà.
Destra o non destra il governo è stato votato dagli elettori. E per un liberale come me questo è quello che conta.
Staremo a vedere.

Chi volesse consultare i risultati finali e completi clicchi qui: https://elezioni.interno.gov.it/camera/scrutini/20220925/scrutiniCI

 

 

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