Come vi avevo promesso nell’articolo pubblicato domenica scorsa che citava i nomi dei futuri proprietari del Club mandrogno, integro quell’articolo di nuovi personaggi e figure che saranno sicuramente interessanti per tutto il popolo grigio e anche per certi giornalisti alessandrini. Giusto loro, alcuni dei quali sono finiti col culo per terra (come al solito) a causa dei nostri scoop. Adesso alcuni fanno i nomi, da me svelati, senza citare la fonte, come fosse farina del loro sacco (Immagina a destra). Atteggiamento questo che, tra l’altro, è già costato al redattore sportivo d’un giornale locale una diffida inoltrata da un sito on line nazionale: “Tutto C” allora aveva accusato quel “giornalista” di aver pubblicato notizie e interviste frutto di copia-incolla di articoli pubblicati sul sito on line senza citarne la fonte. E magari questa redazione deciderà di pubblicare copia della diffida inoltrata al giornale e al giornalista. E se possiamo assolvere il giornale perché i vertici “potevano non sapere” non possiamo certamente fare altrettanto con chi ha materialmente messo in atto quel discutibile (eufemismo) comportamento che fa strame della deontologia professionale che un giornalista dovrebbe tenere nei confronti dei suoi colleghi.
Tolta la sabbia dal costume passiamo invece a cose più interessanti.
Come già pubblicato su “Tutto C” lunedi scorso confermo che il Dg della nuova società (quando il contratto sarà firmato) non può essere che Alfonso Morrone (nella foto a lato), Dg del Carpi fino a fine Gennaio del 2021. (nome che non abbiamo pubblicato in un primo momento per ragioni di spazio). Prima di Carpi (dove il dominus pare fosse Bob Lamanna e Pochesci mister) il futuro Dg mandrogno si era cimentato nel Pro Piacenza fino a fine agosto 2018, società cancellata poco dopo dal calcio italiano. La sua carriera di Dirigente sportivo è cominciata alla Pro Cisterna come DS e s’è poi sviluppata con una curiosa caratteristica: non ha mai operato per più di una stagione sportiva nello stesso posto. In sé la cosa non è disdicevole, certo la “continuità” non è in testa alle sue priorità. Ma il Nostro non vive di solo il calcio. Ad agosto del 2021 Morrone è stato infatti nominato responsabile della Sezione Calcio di Italia Viva (Renzi). A renderci edotti di questa scelta strategica è stata la Senatrice Daniela Sbrollini, responsabile del Cantiere Cultura e Sport di Italia Viva, durante una conferenza stampa convocata ad hoc.
Adesso, con la nuova poltrona dirigenziale che andrà a occupare nel nostro club, avrà tempo per ottemperare a tutti questi impegni fra Alessandria e Roma? Ci si augura di sì e per le sorti del club mandrogno e per il nostro sport preferito a livello nazionale in crisi pure lui.
Il nome che però è destinato a catturare l’attenzione degli sportivi qui da noi sarà quello dell’ex portiere Salvatore Soviero, 49 anni, nato a Nola (nella foto a lato) che, riteniamo, sarà cooptato dalla nuova proprietà nel delicato ruolo di team manager. Se così fosse, l’ex portiere del Genoa andrebbe a sostituire il Di Masi boy per eccellenza, tale avvocato Filippo Giordanengo, spesso al centro delle malevole attenzioni dei nostri tifosi sui social.
Conoscendo le doti fisiche, di mente e di cuore di Soviero, noto nervosone, famoso per aver innescato bibliche risse con giocatori, compagni, allenatori suoi e panchine avversarie, dubitiamo che anche i nostri irriducibili e coraggiosi Ultras terranno lo stesso truce atteggiamento adottato nei confronti del nostro mite avvocato prestato al calcio. Tra l’altro è stato proprio Soviero a denunciare con le sue rivelazioni un giro importante di scommesse addomesticate che ha portato a sviluppi clamorosi nel luglio 2011. Naturalmente non illudetevi che le mie indiscrezioni si fermino qui. Anzi, ho ottimi motivi per sperare di poter rivelare altre notizie inedite riguardo alle trattative per la cessione dell’Alessandria, sia quella che sta per chiudersi, sia quelle sfumate, che quelle mai cominciate per ragioni sconosciute.
Giornalista copione tieniti pronto. Tranquillo, non ti denunciamo all’Ordine.