Canelli – Stamane al culmine di una lite in famiglia un padre ha ucciso il figlio. Non si hanno al momento altri dettagli, solo che si tratta di una famiglia del posto residente a Canelli da molti anni e che il fatto è accaduto in Viale Indipendenza angolo Via Giovanni XXIII. A seguire le indagini i Carabinieri della Compagnia di Canelli coi colleghi del Reparto Operativo di Asti. I Carabinieri hanno arrestato l’uomo.
Aggiornamento delle 13:30
Il padre si chiama Piero Pesce 61 anni ed è stato arrestato per la morte del figlio. La vittima è Valerio Pesce, 27 anni (nella foto). Fra i due ci sarebbe stata una colluttazione e il giovane sarebbe stato raggiunto da più coltellate nell’appartamento al secondo piano in Viale Indipendenza 27 (nella foto).
Aggiornamento delle 14:00
Il padre, Piero Pesce, è un ex dipendente della Riccadonna, ora dipendente dell’Enotecnica di Nizza Monferrato.
Aggiornamento delle 15:00
Il ragazzo era residente ad Alba (Cuneo), dove gestiva una tabaccheria in Piazza Cristo Re. La madre (e moglie del padre) era morta sette anni fa per un male incurabile. Stamane i vicini di casa hanno sentito la vittima chiedere aiuto.
Aggiornamento delle 15:45
Risulta essere stato il padre stesso a chiamare i Carabinieri, confessando l’omicidio al telefono. Secondo i primi accertamenti, il ragazzo sarebbe stato ucciso al culmine di una lite, per debiti contratti dal giovane. La situazione familiare, a quanto emerge, era particolarmente difficile da qualche tempo. Padre e figlio, al momento del delitto, erano soli in casa.
Aggiornamento delle 16:00
Valerio era tornato solo un mese fa a vivere col padre a Canelli. Contrariamente a quanto trapelato in un primo momento, il corpo del ragazzo non è stato gettato dal balcone ma è rimasto nell’abitazione stramazzato a terra cadavere in una pozza di sangue per le coltellate mortali subite. Ma le notizie arrivano frammentarie e incomplete, per cui si cerca di capire cosa sia successo veramente onde poter ricostruire l’esatta dinamica dei fatti. Poco dopo sul posto è giunta la nonna materna della vittima.
Aggiornamento delle 19:00
L’omicidio è avvenuto all’alba. Al loro arrivo, i Carabinieri hanno trovato il corpo del ragazzo nella camera da letto, morto per le coltellate che il padre gli aveva inferto. La lite tra i due è scoppiata per motivi economici, debiti, secondo le prime ipotesi, che il figlio avrebbe contratto al gioco. Valerio Pesce era tornato a vivere con suo padre poche settimane fa. Valerio dal 2017 e fino a poco tempo fa aveva gestito la tabaccheria di piazza Cristo Re ad Alba (Cuneo). Era lì che viveva finché non ha affisso alla tabaccheria il cartello “chiuso per motivi di salute” ed è tornato a Canelli.
Il delitto si è consumato all’alba al culmine d’una violenta lite tra i due, il padre avrebbe preso un coltello, colpendo a morte il figlio, in camera da letto, con numerosi fendenti.
Dietro al gesto l’ombra dei debiti contratti dal figlio e l’ipotesi che fosse tanto preso dal gioco da poter parlare di ludopatia. Ipotesi che spiegherebbero, almeno in parte, la decisione del ragazzo di tornare a vivere a casa del padre a Canelli. Secondo alcune testimonianze, la situazione tra i due era tesa già da qualche tempo, a causa delle difficoltà economiche in cui versava il ragazzo.
Ad avvisare i Carabinieri è stato il padre verso le 9 ai quali ha confessato di avere appena ucciso il figlio a coltellate. L’uomo è stato arrestato e dopo la confessione è stato portato in carcere.