Sale – La giudice Maria Teresa Guaschino l’ha condannata a due anni. Sospensione condizionale della pena subordinata al pagamento di 10.000 euro di risarcimento alla parte civile. Questa la sentenza nei confronti della coordinatrice del personale della casa di riposo Brizio di Sale per maltrattamenti nei confronti di lavoratori, finita a processo avanti il Tribunale di Alessandria. I fatti risalgono al biennio 2016-2017 quando alcune dipendenti della cooperativa che all’epoca aveva l’appalto all’interno della struttura si erano rivolte ai carabinieri denunciando un clima fatto di vessazioni psicologiche e minacce da parte della coordinatrice. Una donna di 30 anni che svolgeva il proprio compito con rigore ma anche con fare dispotico. Addirittura una delle dipendenti era stata avvicinata dalla direttrice che le aveva chiesto un’attività di delazione per ottenere le prove di qualche condotta scorretta delle colleghe dandole modo di licenziare per giusta causa. Al rifiuto di fare ciò, la lavoratrice si era trasformata a sua volta nella vittima della rappresaglia da parte della donna: era diventata oggetto delle sue condotte vessatorie, venendo denigrata e ingiuriata davanti agli ospiti e ai loro familiari. Ma la vicenda della dipendente non era isolata perché anche altre colleghe avrebbero subito vessazioni analoghe.
Condannata responsabile d’una cooperativa in Rsa per maltrattamenti dei dipendenti
