Torino – In Regione hanno pensato che sia il caso di redigere una specie di “anagrafica” dei capannoni industriali e artigianali dismessi da mettere a disposizione a chi voglia iniziare un’attività o ampliarne una. La sperimentazione, dopo Torino, parte dalla provincia di Asti in attesa di mappare tutta la regione. Le aziende interessate possono essere italiane e straniere, mentre se quelle aree si dimostrassero inutilizzabili, lì dove c’era un brutto capannone tornerà un prato. Il contrario di quello che cantava Celentano ne “Il Ragazzo della Via Gluck”. Si parla di una settantina di siti risultati idonei alla pubblicazione sulla piattaforma che si chiama Ardi (Aree Dismesse e Inutilizzate).
Le richieste di insediamento da parte delle aziende sono già tante, alcune sono in via di perfezionamento, in particolare sull’area torinese.
Dopo Asti sarà la provincia di Cuneo a inserire i dati nella piattaforma Ardi. Quindi sarà la volta di Verbania, Biella, Novara, Alessandria e Vercelli.
Foto tratta da Comeaprire.it