Torino – In ambito finanziario non si parla d’altro. Sul tavolo c’è il piatto ricco d’una fusione tra Crt e Compagnia di San Paolo per dare vita a un Ente Internazionale con un patrimonio di circa 10 miliardi di euro. Al progetto starebbero lavorando Fabrizio Palenzona (nella foto) e il suo staff, passando dalla conquista della presidenza di Fondazione Crt. Secondo attendibili indiscrezioni Palenzona, ex vicepresidente di Unicredit, Gemina e Aeroporti di Roma, ed ex presidente della Provincia di Alessandria, vuole tornare sulla ribalta della finanza guidando una delle fondazioni più importanti a livello italiano e – perché no? – preparandosi ad occupare la poltrona da numero uno del Club delle Fondazionali Bancarie, l’associazione Acri, quando Francesco Profumo, nel 2024, sarà obbligato a lasciare la Compagnia di San Paolo dopo due mandati consecutivi da presidente. A breve ci sarà ci sarà un incontro chiarificatore tra Palenzona e Giovanni Quaglia, attuale presidente di Crt a sua volta sponsorizzato proprio dal “Camionista di Pozzolo Formigaro” grazie al quale Quaglia è diventato il numero uno. Certo, l’attuale presidente, che ha fatto un mandato e mezzo sostituendo in corsa l’ormai scomparso notaio Marocco, è pronto a raddoppiare, anche se c’è la mina vagante della commissione Statuto della Fondazione di via XX Settembre che potrebbe decidere sulla questione dei limiti di età, ponendo un tetto di 75 anni per la presidenza, per cui Quaglia sarebbe fuori gioco. Per dipanare questa matassa serve un accordo fra Palenzona e Quaglia e l’incontro previsto sarà utile per trovare una via d’uscita anche tramite un’intesa col sindaco di Torino, Stefano Lo Russo, e col presidente della Regione, Alberto Cirio.
Palenzona punta al vertice della Fondazione Crt, ma l’attuale presidente Quaglia tenta un nuovo mandato
