La partita
Reduce da 13 risultati utili di cui 4 vittorie nelle ultime 4 partite, 49 punti e primato solitario in classifica, 5 punti sopra la seconda: vi bastano questi numeri per capire chi ci troveremo davanti nel pomeriggio? L’Alessandria invece è quartultima grazie ai suoi 21 punti ottenuti in 22 partite. E se mancherà qualche titolare fra gli emiliani Rebuffi dovrà invece reinventarsi la difesa per assenze pesanti. A prima vista sembrerebbe la classica caccia del gatto mammone a un topino smarrito e, per la squadra mandrogna, problematico potrebbe essere anche il turno successivo in quel di Carrara. Nel calcio però ogni tanto ci mette lo zampino la Dea Eupalla, qualche volta con benevolenza, altre volte no, per cui… Tra poco vedremo comunque se le banalità e le frasi fatte spacciate dal nostro mister in conferenza stampa contengono un fondo di sano realismo oppure siano solo parole pronunciate perché da parte sua c’è anche la consapevolezza di trovarsi dentro un gioco più grande di lui, di cui non conosce a fondo le regole. Regole delle quali vogliamo ricordagli la prima: si gioca contro altri 11 giocatori che faranno la loro parte, con caratteristiche e con lo stato di forma che si ritrovano, a partecipare e condizionare l’andamento tecnico tattico della partita. Tutto questo a prescindere da come pensavi di interpretare il match. Se così non fosse ci sarebbe allenatori che giocherebbero con sette terzini se si vogliono difendere, altri con sei punte se vogliono attaccare… Fortunatamente in settimana uno che ha usato concetti e logiche di calcio per conto dell’Alessandria l’abbiamo sentito: Cerri, che ha parlato come un DS dovrebbe con i giornalisti, buoni o cattivi che siano. Ed erano almeno 5 anni che non sentivamo un dirigente tecnico parlare di calcio, tranne forse Longo, ma solo quando faceva comodo a lui. Oggi la linea difensiva mandrogna è priva di Sini e Nunzella, i due mancini, ma rientra Rota. Con Cori e Martignago in panchina tutto il resto è nella norma, il modulo 4-2-3-1 con Sylla unica punta. Partiti! Come volevasi dimostrare: un quarto d’ora, la Reggiana ci ha già infilato 3 pere (a 1) e le volontà annunciate di ieri da Rebuffi si sono realizzate: dovremo giocare ancora 80’ ad attaccare, ma non perché lo vogliamo ma perché siamo in clamoroso svantaggio. Vado a dirvi. Al primo minuto di gioco incursione a sinistra, difesa mandrogna piazzata male e arriva solo un angolo per la Reggiana. Dopo neppure 1’ stessa azione, stessi protagonisti, stessa zona di campo e stavolta Lanini insacca al 2’ (1-0). Sul capovolgimento di fronte Gazoul fa il numero al limite dell’area avversaria, palla a Guidetti, cross telecomandato e Galeandro si avventa sulla palla e insacca (1-1), siamo al 7’. Al 9’corner perfetto di Cigarini, Laezza si coordina e fa il 2-1 con Checchi passibile di pena capitale (siamo al 9’). Al 16’ grande azione sulla nostra destra di Guiebre (prima su quella fascia imperversava Pellegrini), cross teso in area e Guglielmotti irrompe e segna (e 3!). Rebuffi al terzo gol subito in un quarto d’ora cambia la fascia ai terzini e la posizione dei centrali difensivi (bontà sua). Però, quando l’organizzazione difensiva è solo abbozzata (come succede a noi da inizio campionato, cosa già segnalata più volte) dovresti avere in campo almeno due difensori della Nazionale per sperare di farla franca. D’ora in poi in questa partita può succedere ancora di tutto e di più ma una cosa i nostri dirigenti dovrebbero ormai averla capita: il nostro allenatore è inadeguato, una sciagura, totalmente incapace di organizzare una squadra professionistica. Nel caso un nuovo mister dovrà lavorare alacremente proprio sull’organizzazione difensiva, tenendo conto che, per vedere i primi risultati, ci vuole tempo e a noi il tempo comincia a far difetto. Al 43’ Gazoul lavora bene la palla al limite, serve in area Sylla che viene atterrato: rigore perfetto battuto dal nostro centravanti e risaliamo al 3-2. E pure qui: i nostri due gol sono arrivati grazie a due suggerimenti di Gazoul (2004!): Rebuffi o lo teneva in panchina o lo faceva giocare a 40 metri dalla porta, ve ne siete mai accorti? Nella ripresa gioco spezzettato e nervoso, senza dominatori fuori discussione. Due buone iniziative di Cigarini (gran piede il suo) e al 60’ il nuovo arrivato Cori rileva Sylla, esordio in Grigio per l’ex Albinoleffe quindi. La partita, al di là degli episodi non è mai parsa davvero in discussione, se non dopo il momentaneo pareggio di Galeandro. Abbiamo vista una superiorità tecnico tattica della capolista, è ovvio, ma, a la differenza l’ha fatta, secondo noi, la panchina, intesa principalmente versante allenatore. Speriamo che questa partita sia il canto del cigno per l’ex beniamino dei tifosi Rebuffi, nonostante l’ultimo brivido reggiano al 94’ per un gol annullato a Martignago
Le Pagelle
Liverani 5,5 – Si becca tre pappine nel primo quarto d’ora e tutte per colpa quasi esclusiva dei suoi difensori messi male sia come postura che come posizione: povero diavolo! Non ha neppure l’occasione per rifarsi.
Rota 5 – Fa il terzino destro ma Pellegrini, seconda punta avversaria, sta largo sulla sua fascia sinistra e lui, quando esce per affrontarlo, è sempre in clamoroso ritardo. A quel punto ideona del mister: sposta lui a sinistra e Rota a destra. Cambiano i fattori ma la musica non cambia perché lo spartito è solo una traccia, non un testo da seguire passo passo.
Checchi 4,5 – Difensore centrale d’esperienza e nel primo quarto di incontro ne combina di tutti i colori. Sul terzo gol subito poi è addirittura patetico.
Bellucci 5 – Povera anima: comincia e sembra un mozzo su una nave vittima della tempesta perfetta: non puoi certo sperare da lui che prenda in mano la situazione, soprattutto se durante la settimana lavori poco e male.
Martignago (80’) sv – Un po’ prima no? Sembra un cambio operato da un ragioniere dell’Ufficio del Tesoro durante una partita aziendale. Segna pure al 95’ ma viene beccato in fuorigioco: mah?
Baldi 5 – Viene preso in mezzo fra Pellegrini e Guiebre, così non sa più cosa fare e sbaglia tutto. Dopo un po’, quando la frittata è cotta a puntino e c’erano stati segnali inequivocabili di pericolo, va a sinistra.
Nichetti 5 – Mai al centro del gioco, anche perché la Reggiana sfrutta bene soprattutto le fasce.
Guidetti 5,5 – Sapiente il suo il cross calibrato trasformato nel gol del momentaneo pareggio da Galeandro, poi geometrie decenti.
Lamesta 6 – Alcune buone giocate nella prima ora di gioco ma spesso è dimenticato dai compagni. Dopo un’ora è sostituito.
Pellegrini (60’) sv
Galeandro 6,5 – Un gran gol al 7’ e alcune buone giocate.
Gazoul 6,5 (nella foto) – Sui due gol mandrogni ci mette lo zampino con due giocate interessanti al limite dell’area avversaria. Pensare che in passato gli abbiamo visto fare l’esterno, quasi il terzino. Comunque il nostro 2004 si guadagna ampiamente la pagnotta, basta farlo giocare là davanti.
Lombardi (70’) sv
Sylla 6,5 – Si procura il rigore e lo trasforma con freddezza. Si dà un gran daffare e mette il pepe al culo ai difensori granata.
Cori (60’) sv