Roma (Ansa) – A poche ore dall’inizio dello sciopero dei benzinai prosegue il muro contro muro tra le associazioni di categoria e il governo mentre il Codacons chiede l’intervento della magistratura sull’aumento dei prezzi del carburante di queste ore. Lo stop avrà inizio dalle 19 di oggi sulla rete ordinaria e dalle 22 sulle autostrade e durerà due giorni, fino al 26 gennaio. “Correggere il decreto Trasparenza abrogando il cosiddetto cartellone sostituendolo, se del caso, con un QR-Code o un App o con dispositivi luminosi a distanza in modo da sgravare i benzinai già oggi oberati da obblighi di comunicazioni e di conseguenza depennare le ulteriori sanzioni che non avrebbero senso in mancanza di adempimenti” è la richiesta ribadita dal presidente della Faib Confesercenti Giuseppe Sperduto alla commissione Attività produttive alla Camera che ha avviato oggi le audizioni sul decreto Trasparenza dei prezzi dei carburanti nel giorno in cui parte lo sciopero di 48 ore dei benzinai, con inizio questa sera.
“La vera speculazione – ha spiegato Sperduto – si annida nella grande evasione Iva che ancora impatta sulla rete e nell’inaccettabile illegalità contrattuale che genera quel fenomeno di caporalato petrolifero che sottrae oltre una decina di miliardi di euro all’anno alle casse dello Stato, secondo le fonti ufficiali. Se di un decreto si sente il bisogno per la trasparenza e la legalità – ha proseguito – è di un decreto contro l’illegalità contrattuale: solo così si può assestare un colpo a chi realmente specula truffando lo Stato”. Il presidente della Fegica, Roberto Di Vincenzo, in audizione in commissione Attività produttive alla Camera sul decreto Trasparenza dei prezzi dei carburanti, punta il dito sull’imbarazzo del governo anche espresso ieri.
Dalla Regione Piemonte
Sciopero benzinai: elenco delle stazioni aperte dal 25 al 26 gennaio sulle autostrade piemontesi
Sono venticinque le stazioni di servizio individuate in tutto il Piemonte per garantire l’erogazione di carburanti durante lo sciopero dei benzinai dal 25 al 26 gennaio lungo le autostrade A4, A5, A6, A7, A21, A26, A32, A55, almeno una ogni 100 chilometri come prescrive la legge.
- Sulla tangenziale A55 di Torino sarà garantito il servizio presso le stazioni di Piscina sud; Bauducchi sud (Moncalieri); Stura nord; Rivoli nord.
- Sulla A32 da Bardonecchia a Torino saranno aperte le stazioni di Rivoli nord e Frejus, mentre da Bardonecchia a Torino sarà aperta la stazione Autoporto Susa est.
- Sulla A26 da Gravellona Toce a Genova Voltri saranno aperte le stazioni Bormida ovest(Castellazzo Bormida), Agogna ovest (Cressa) e Marengo nord (Novi Ligure) mentre da Genova Voltri a Gravellona Toce sarà aperta l’area Marengo sud di Novi Ligure e Monferrato est a Occimiano.
- Sulla A21 da Brescia verso Torino sarà aperta l’area di servizio di Villanova nord (Villanova d’Asti) e da Torino a Brescia la stazione di Villanova sud (Villanova d’Asti).
- Sulla A7 da Genova a Milano sarà aperta la stazione Valle Scrivia est (Arquata Scrivia) mentre da Milano a Genova quella di Bettole Novi Ligure ovest.
- Sulla A6 da Savona a Torino sarà aperta la stazione Rio Ghidone est di Fossano e da Torino a Savona sarà aperta la stazione Rio De Cocchi Ovest (Carmagnola) e sempre sulla A6 quella di Mondovì ovest.
- Sulla A5 da Aosta a Torino sarà aperta la stazione di Scarmagno ovest e da Torino ad Aosta quella di Viverone nord presso Settimo Rottaro.
- Sulla A4 da Trieste a Torino saranno aperte le stazioni di Settimo Torinese nord e Novara nord, mentre da Torino a Trieste sarà aperta quella di Novara sud e di Settimo Torinese sud.
Le aree di sosta sono state individuate dalla Regione Marche, capofila competente in materia in sede di Conferenza delle Regioni, che ha scelto il Turno A per garantire il servizio autostradale in occasione dello sciopero.