La partita
Doverosa premessa: questo commento, così come tutti i precedenti, è redatto rigorosamente in diretta, per cui è ovvio che ogni concetto qui esplicitato è scritto a prescindere dal risultato finale della partita in oggetto. Le nostre impressioni quindi non sono mediate dalla necessità di armonizzarle al risultato finale e possono in qualche occasione sembrare contraddittorie. Di contro invece le impressioni sono fresche e dirette, tenendo conto che una partita può cambiare volto in pochi secondi. Stasera al Mocca arriva il Rimini (33 punti e 11° in classifica) mentre i Grigi, grazie alla vittoria nel turno precedente a Carrara, occupano il 15° posto in classifica con 24 punti raccolti in 24 partite, un’incollatura sotto la media ideale per la salvezza. L’andata era stata una debacle per l’Alessandria: tre gol subiti, tutti nella ripresa. È passato un girone intero e i Biancorossi, benché neopromossi, si sono sempre mantenuti a cavallo della X piazza, l’ultima buona per i playoff. I Grigi invece sabato scorso sono emersi dalla zona playout per la prima volta in questa stagione. Difficile prevedere a priori che partita sarà quella che andremo a vedere. Difficile anche perché, se la prestazione mandrogna dovesse replicare la qualità e la consistenza di quella vista a Carrara sabato scorso, potrebbe diventare una sofferenza indicibile per i nostri cuori. Inoltre, giocando in casa e a prescindere dalle buone intenzioni del Mister, i Grigi dovranno attaccare e sono chiamati a costruire il minimo sindacale: almeno 5 azioni ficcanti palla a terra. Certo, se a fronte di una prova tecnicamente e tatticamente insufficiente, dovessero arrivare i tre punti senza meritarli, come successo all’ombra (si fa per dire) delle Apuane, avremmo di che sorridere ma non vorrei suscitare le ire della Dea Eupalla. Certo è che giocando male puoi anche vincere un match ma, in una maratona di 38 partite, non puoi prescindere da una decente qualità media delle prestazioni, se si vuol centrare gli obiettivi. Il Rimini applica il modulo 4-3-3 e gli attaccanti sono tutti pericolosi (l’ex Santini, Vano e Gabbianelli); il centrocampo non pare il reparto più agguerrito e anche la difesa non eccelle. Non bastasse il tecnico riminese lamenta alcune defezioni. All’Alessandria mancano per problemi fisici due Under fondamentali, uno in difesa e l’altro a centrocampo. Cerri ieri al mercato ha ingaggiato due ragazzotti che in questa stagione hanno giocato con buona continuità: i fratelli Renault, un difensore e un centrocampista, francesi, ca va sans dire… Viste le formazioni Rebuffi conferma Marietta in porta, Sabbione difensore centrale, un nugolo di esterni e mezze punte, le prime punte (Sylla e Cori) in panchina, così come il talentino Gazoul (del 2004). Non conosciamo ovviamente lo stato di forma di ogni elemento a disposizione del mister ma teniamo conto che questa è la settimana delle 3 partite in 8 giorni. Partiti. E ci manca poco che siamo già arrivati. I Grigi cominciano svagati passeggiando in campo, il Rimini ne approfitta: un corner per i romagnoli al 1’, al 5’ invece il centrocampista Delcarro batte indisturbato in area su centro di Laverone da sinistra: 0-1. Neppure il tempo di capire cosa sia successo e al 7’ arriva il rigore su Santini che in area era in possesso palla ma i difensori mandrogni temono il gol dell’ex e lo atterrano: rigore che batte appunto Santini ma Marietta (un ex riminese, guarda un po’) indovina l’angolo e para la massima punizione battuta dal giocatore che all’andata ci aveva già rifilato una doppietta. La parata di Marietta è importante perché tiene in partita i Grigi che hanno rischiato il doppio svantaggio già nei primi 10’. L’Alessandria si scuote ma di azioni palla a terra neanche l’ombra escluse le iniziative di Lamesta che a destra fa impazzire nell’uno contro uno gli ospiti. Alla mezz’ora inoltre abbiamo già due difensori ammoniti (Sabbione e Rota), particolare da non sottovalutare per lo sviluppo della partita. Nei primi 40’ la palma per il miglior difensore mandrogno va a… Martignago, vi dice niente tutto ciò? Bloccata la mediana, i nostri difensori hanno qualità di palleggio discutibili, quindi il regista lo fa Marietta con i suoi rinvii che atterrano con la neve raccolta nella ionosfera oppure tocca all’esterno destro Lamesta tentare di far gioco sulla sua fascia. Al 40’ esce per infortunio l’autore del gol del vantaggio esterno Delcarro che, da mezzala, ci ha bucato come e quando ha voluto. I primi 45’ si chiudono con il vantaggio minimo degli adriatici che si sono mangiati un rigore e alcune opportunità anche in mischia. I Grigi? Fin qui non pervenuti, a parte due mischie senza esito. Almeno visto il primo tempo sembra che ogni nostro giocatore non sappia cosa fare quando si trova il pallone nei piedi, quando si deve muovere senza palla per dettare il passaggio al compagno e pure quando deve chiudere sull’avversario in possesso di palla. Ma non tremiamo: l’importante è preoccuparci di fare le cose che sappiamo fare senza occuparci dell’avversario; imporre insomma il “nostro gioco”, se poi Rebuffi ha la compiacenza di spiegarci quale sarebbe il “nostro gioco” gliene saremmo grati. La ripresa. Dal 46’ all’ora di gioco sembra una partita “giocata” da 22 giocatori che si sono trovati in campo per la prima volta in vita loro. Poi fino alla fine, a parte un’invenzione di Gazoul al 90’, un assedio dei Grigi portato più con i nervi che non con le idee di calcio e il Rimini vince senza aver neppure troppo sofferto.
Le pagelle
Marietta 6,5 (nella foto) – Para un rigore a Santini: bravo!
Baldi 5 – Con Santini che si muove morso dalla tarantola su tutto il fronte d’attacco non c’è mai da stare tranquilli.
Checchi 5 – Un buon recupero e tanta fatica quando deve impostare l’azione.
Sabbione 5,5 – Colpevole quando frana su Santini provocando il rigore poi parato da Marietta. Pure lui ingessato quando bisogna far ripartire l’azione, tanto è vero che ci pensa il portiere con i suoi rinvii. Non è ancora brillante e lo si vede ad occhio nudo. Meglio invece nella ripresa.
Rota 5 – Che fatica pure lui a sinistra. Speriamo nel suo sostituto
Nunzella (60’) sv – Bravo a chiudere e, qualche volta, a ripartire.
Nichetti 4,5 – Dovrebbe fare la “diga” a metà campo ma a volte sembra si e no una briglia, mai nella posizione giusta, lascia praterie a disposizione nella propria tre quarti. Vedremo se i consigli che avrà sicuramente ricevuto nell’intervallo frutteranno qualcosa. Macché.
Guidetti sv – Che senso ha mettere in campo un giocatore del genere, tecnico e euclideo, se poi la nostra giocata preferita è il rilancio lungo del portiere con la palla che viaggia una decina di metri sopra la testa del nostro regista.
Gazoul (80’) 6 – Splendida giocata al 91’ nell’unica occasione che gli viene concessa. Bravo nell’occasione il portiere ospite.
Ghiozzi 5 – Viene bloccato durante l’intervallo: la dice lunga sul contributo che ha garantito alla squadra
Lombardi (46’) 4,5 – Fa il paio col compagno che ha sostituito, anzi, se possibile, pure peggio.
Lamesta 6,5 – Le uniche iniziative interessanti dei Grigi nel primo tempo sono le sue che. Pur partendo da fermo, trova spesso la giocata per scartare il suo controllore. Anche nella ripresa sembra l’unico in grado di cambiare passo e costringere l’avversario a difendere in affanno.
Sylla (82’) sv – Si parte senza centravanti e si chiude con due prime punte…. Idee poche ma confuse, si direbbe.
Galeandro 5,5 – Il nostro bomber non riesce a farsi servire un pallone decente nei primi 45’. Occasione al 64’ su assist di Cori ma la conclusione è debole.
Martignago 6 – Nei primi 45’ è il miglior… difensore dei Grigi. Peccato che lui sarebbe una punta. Ma a noi piace il calcio “totale”, dove tutti devono saper fare tutto. Povera anima.
Cori (60’) 6 – Bella sponda di testa al 64’ a favore di Galeandro che tira sul portiere.
Foto di Nicolò Schira