Ritorniamo sugli eventi della settimana scorsa con l’Alessandria al centro: la visita del Sindaco Abonante alla squadra venerdì scorso e il “convegno” di sabato a Cultura e Sviluppo titolato “Salviamo i Grigi”. La visita del primo cittadino l’abbiamo anticipata solo noi perché giudicavamo l’iniziativa interessante e foriera di buone notizie. Nessuno della stampa sportiva ne ha parlato prima perché non lo sapevano e dopo hanno riportato banalità. Per esempio nessuno ha scritto che il Sindaco ha insistito per cercare nuove connessioni fra le persone impegnate nella Società e la città. Ma questi sono argomenti che non interessano i tifosi quindi trascurati da qualche giornalista uso a imbonire certi ultras dicendo le cose che quest’ultimi vogliono sentirsi dire. Quanto invece al convegno di sabato scorso, organizzato dall’Ordine dei Commercialisti con in testa il suo Presidente Frascarolo (già patron della Valenzana) e il Dottor Gastini con alcuni capotifosi, emergono contraddizioni che nessuno ha sollevato. A onor del vero alcuni media alessandrini non hanno parlato della cosa né prima né dopo (silenzio eloquente).
Primo: la partecipazione al convegno. Il tam tam social non è servito e quei pochi astanti, benché ululanti e spesso irrispettosi, non hanno fatto “massa critica”.
Secondo: benché tanti sportivi non condividono la linea di austerità intrapresa dalla gestione Di Masi la Società c’è, è riconoscibile e rappresentata in ogni istanza, a quanto pare è solvibile, al di là delle maldicenze, né abbandonata a se stessa. Il supposto “buco di bilancio” poi, indiscrezione che gira sotto voce in città, magari è solo una favola metropolitana inoculata da chi vuol fare confusione. A tal proposito non si capisce bene neppure quale sia stata la ratio che ha suggerito l’organizzazione di un evento simile perché è stato mischiato il diavolo con l’acqua santa.
Terzo: basta un’analisi superficiale dei dati per accorgersi che realtà imprenditoriali importanti del territorio la passata stagione hanno condiviso con Di Masi il percorso in B (quasi 30 sponsor). A essere pignoli è il pubblico che non ha funzionato: meno di 2.200 persone di media al Mocca con meno di 1.000 abbonati per vedere la B così agognata (a parole). Per rendere l’idea in questa stagione la neo promossa cadetta Sudtirol sta facendo medie di presenze sugli spalti nettamente superiori a quelle dei Grigi (4.200). E Bressanone – o Bolzano che sia – non è certo Alessandria, né per tradizione né per popolazione.
Quarto: ma siamo proprio sicuri che la legislazione vigente degli Statuti delle Società di calcio professionistiche preveda certe soluzioni “creative” suggerite dai commercialisti nel convegno?
Quinto: ieri un noto capo Ultras via social chiedeva alla gente di sciamare festosa allo stadio per incitare i Grigi. Come nella storiella di quel giornalaio che spiegava a tutti come i giornali fossero inattendibili ma lamentandosi non appena le vendite di quotidiani nella sua edicola calavano. Così il capataz: prima delegittima la squadra e il suo presidente per mesi, spesso infamando e ingiuriando, poi invita il popolo a tornare allo stadio per sostenere quella squadra che lui stesso ha sputtanato. Perché questo signore non si mette d’accordo con se stesso, tanto per cominciare, anziché impartire lezioni, dare suggerimenti e pronunciare proclami da capo popolo? Chi crede di essere, Masaniello?