Roma (Ansa) – “È un reato grave, più grave della pedofilia”: lo ha affermato Federico Mollicone, presidente della commissione Cultura della Camera ed esponente di FdI, questa mattina a Omnibus su La7 parlando della maternità surrogata e commentando un’intervista dell’ex senatore Pillon. “Siamo di fronte a persone che vogliono scegliere un figlio come la tinta di casa”, aggiunge. Anche Eugenia Roccella, ministra per le Pari Opportunità e la Famiglia è sulla stessa lunghezza d’onda: “Andrebbe spiegato meglio – ha detto alla trasmissione Mezz’Ora in Più su Rai3 – il concetto di maternità surrogata, che apre a un mercato di bambini. Ci sono fiere internazionali, una l’hanno provata a fare anche a Milano. In Italia è vietata non solo la maternità surrogata ma anche la sua propaganda. Una maternità surrogata – continua – costa circa 100.000 euro e alle donne arrivano circa 15-20 mila euro. Con l’adozione noi rimediamo a un danno, con la maternità surrogata invece ne programmiamo uno. Noi stiamo tornando indietro, non andando avanti – conclude la ministra -. Stiamo arrivando a forme di mercificazione e schiavitù del corpo femminile. Questo non è un fronte del progresso. Da una parte si comprano gli ovociti, dai depliant, dai cataloghi, da donne belle, alte, di una determinata religione e con un altro quoziente intellettivo. Dall’altra invece ci sono le donne che prestano l’utero con caratteristiche molto diverse”.