Genova – Ieri il Pm Walter Cotugno all’udienza del processo per il crollo del Ponte Morandi ha informato le parti che il dibattimento potrebbe andare avanti fino alla fine del 2025, e solo due mesi dopo arriverebbero le prime prescrizioni per i reati di omicidio colposo per cui devono rispondere 58 imputati. Il problema della possibile beffa della prescrizione nasce dal fatto che devono essere sentiti ancora 500 testimoni, fra quelli della Procura e quelli citati dai difensori. In particolare, secondo i calcoli fatti dalla stessa Procura, a febbraio 2026 iniziano a prescriversi gli omicidi colposi per gli imputati che hanno lavorato in Autostrade e Spea fino all’ 8 dicembre 2005, quando cambiò la legislazione in materia. Per rimediare i giudici potrebbero chiudere le udienze intorno alle 16 anche per evitare deposizioni fiume su argomenti molto tecnici e ostici. Un’altra causa delle lungaggini sono le continue sospensioni disposte dallo stesso collegio ogni volta che una parte del processo porta in udienza un documento nuovo, e tutte le altre chiedono una pausa per esaminarlo. Sembra che qualcuno “ci marci”.
Foto tratta da La Repubblica