Dopo il Ko di Olbia subìto sabato scorso parlare dei Grigi diventa un martirio mentre il compiacimento di chi ormai non tiene più a freno l’ intima soddisfazione per il disastro che si prefigura per l’Alessandria è palmare e la cosa ha risvolti ributtanti. C’è gente qui da noi che pur di poter dire, tronfia, “io l’avevo detto” somiglia a quelli che si evirano pur di fare dispetto alla moglie. E non parliamo solo degli sfascisti ufficiali, ormai grotteschi sulle loro posizioni, ma pure altri, ad esempio: dipendenti apicali della Società con ruoli tecnici di rilevanza. Ci riferiamo a tal Corrado Buonagrazia, Responsabile del Settore Giovanile mandrogno il quale, domenica 2 Aprile scorso, intervistato da un certo Daniele Pallante collaboratore del sito on line “Undici Giovani”, parla del suo futuro e delle sue aspettative lavorative, dando implicitamente per conclusa la sua esperienza in riva al Tanaro. Ma caro Buonagrazia, un personaggio con la storia, i trascorsi e la professionalità che ti contraddistinguono non ritieni che il solo fatto di aver lavorato ad Alessandria sia stata un’autentica botta di culo per la tua carriera? Nel caso perché non hai rispetto per chi ti ha dato un’occasione irripetibile, mettendoti sul “mercato” già a marzo quando il tuo contratto scadrà a Giugno? Ma quando qualcuno s’è permesso di fare altrettanto mentre era a libro paga di una società? Non pensi poi che, facendo sapere a cani e porci di essere in uscita, tutti i tuoi sottoposti saranno poco motivati a fare le cose per bene? La “superficialità” con la quale ti sei messo sulla piazza a tempo indebito fa il paio con i risultati tecnici ed economici che hai portato in società durante la tua permanenza qui. E non dimentichiamoci che Rebuffi, il non allenatore che ha non gestito la prima squadra per otto mesi filati è farina del tuo sacco, scelta tua quando eri il primo referente tecnico della società. Di gente come te peraltro non ce ne facciamo niente e prima te ne vai prima puoi prendere possesso del tuo nuovo incarico al Toro (ma davvero?). In merito a questo episodio increscioso segnalo un altro aspetto che non fa altro che sottolineare la sublime capacità di questa società di essere stata “forte con i deboli e debole con i forti”. Per tanti anni chi, fra i giornalisti o i tesserati, voleva intervistare o essere intervistato, doveva passare sotto le forche caudine dell’Addetto Stampa Poggio e avere il suo beneplacito e seguire la sua road mapp. Tutti, certo, quelli normaloidi. Bastava essere il giornalista o il dirigente ritenuto “forte” che allora gli era tutto concesso e, se sgarrava, veniva subito paternalisticamente perdonato. Ci dica Poggio: naturalmente l’intervista su citata rilasciata da tal Buonagrazia è stata ovviamente concordata con il suo Ufficio Stampa, come impone il “regolamento interno”, lo stesso, per capirci, grazie al quale ci ha triturato gli zebedei per anni a noi, i quali non eravamo considerati in Società “utili” o “amici”? Mi risponda, ma solo quando sarà sostituito nel ruolo da quel giornalista che è stato portato in palma di mano da voi per nove anni e gli è stato perdonato tutto. Poi, al momento giusto, costui si è messo al soldo di chi sta per espropriarvi la società senza colpo ferire, prima sottraendovi i tifosi poi, d’ora in avanti, andando a sottrarvi anche gli sponsor, a cominciare dalla Pasticceria Gallina. Ma il Dott. Gastini, pochi giorni fa, non aveva pubblicamente dichiarato che il “territorio di caccia” di futuri sponsor non prevedeva quello nel quale pascolano i partner attuali dell’Alessandria Calcio?
Certo, ma per trasformare la Curva Nord in Curva Lega Nord qualche piccolo rifrullo è ammesso anche dalla Convenzione di Ginevra.
Grigi: Curva Nord o Curva Lega Nord?
