Alessandria – Sulla pagina locale del quotidiano piemontese è stata pubblicata un’indiscrezione secondo la quale il 40% della quota societaria dell’Alessandria Calcio, ora detenuta dall’imprenditore francese Alain Pedretti, sta per finire nelle mani di un non meglio imprecisato gruppo di operatori italiani. Intanto l’avvocato torinese Gioia, legale del presidente Enea Benedetto, ha ridefinito i contorni dell’accordo stipulato fra Di Masi e Benedetto, che ha rivelato domenica scorsa, circa l’obbligo da parte di Enea di non cedere la società per almeno un anno. L’accordo infatti non poteva essere espresso nel contratto di compravendita fra i due e quindi non è stata una clausola dello stesso, come in origine Gioia aveva lasciato credere, ma una scrittura a parte. L’avvocato torinese ha inoltre spiegato lo spirito dell’accordo che non va inteso come un cappio al collo di Enea (così era stato strumentalmente recepito dalla tifoseria mandrogna alla disperata ricerca di alibi e colpevoli) bensì come il tentativo dell’ex Di Masi di evitare una pura speculazione commerciale di un acquirente che ha acquisito un bene a condizioni estremamente favorevoli. A questo punto, se l’operazione di parziale cessione delle quote di proprietà del club sarà perfezionata, Pedretti uscirà di scena, vedremo come, se e in che modo rientrerà dell’apporto finanziario garantito all’atto dell’avvenuta iscrizione. Parlando invece delle possibili figure in procinto di entrare in società, come avevamo già anticipato la settimana scorsa, si tratterebbe di un gruppo di imprenditori che fa capo a Roberto Felleca (nella foto), già presidente di Foggia e Como, il quale si avvale di Nini Corda come braccio operativo. Ma il tempo stringe dato l’andamento del calciomercato dei Grigi che è deficitario. Non ci pare che il DS Quistelli, al di là delle operazioni d’ingresso perfezionate fin qua, abbia contezza di che tipo di organico mettere insieme, di avere una strategia tecnica e economica e di possedere rapporti e relazioni consolidate con altri operatori di categoria e pure con i club maggiori. Dal punto di vista della funzionalità societaria poi in questi giorni i nuovi incaricati che operano in sede hanno dato pessima prova di sé, anche nelle più banali delle situazioni, denunciando un’impreparazione e un pressapochismo preoccupanti. Quanto al neo mister, poi, non siamo in grado di fare valutazioni e vi rimandiamo a quei giornalisti che seguono la preparazione dei ragazzi direttamente in campo e ai limiti dello spogliatoio ormai assunti a tutti gli effetti nello staff tecnico. Queste sono le possibili novità che potrebbero, e dovranno, cambiare la faccia di questa Alessandria targata Enea, al momento un club dal presente incerto e da un futuro a tinte fosche.
Grigi: Pedretti se ne va, potrebbe arrivare Corda
