Canelli – “E io paaago!” esclamerebbe il Principe Antonio De Curtis, in arte Totò, alla notizia che all’Inps invece di fare i controlli, distribuisce pani e pesci pagando (coi soldi dei contribuenti italiani) il reddito di cittadinanza a cani e porci anche se non ne hanno titolo, mentre i nostri anziani diventano matti per avere la pensione sociale. È un refrain ormai frusto perché di casi come questo, solo in Piemonte, se ne contano a decine. Nei giorni scorsi la Guardia di Finanza ha concluso le indagini sulla elargizione di soldi da parte dell’Inps con un’azione di recupero delle somme già liquidate tramite la procedura del blocco dei contributi richiesti ma non ancora erogati per 242 non aventi diritto per un importo di oltre 1 milione di euro. Le Fiamme Gialle di Canelli hanno analizzato oltre mille autocertificazioni, presentate tutte al CAF di Torino da extracomunitari, di solito nigeriani e marocchini, uomini e donne di giovane età (intorno ai 30 anni), che hanno dichiarato, mentendo, di soggiornare in Italia da più di dieci anni, mentre sono risultati sprovvisti del permesso di soggiorno di lunga durata. Il sequestro fa seguito a due filoni di indagini concluse rispettivamente nella primavera del nel 2022, che avevano portato alla luce oltre 1.600.000 euro di importi indebitamente percepiti da parte di 250 richiedenti il sostegno economico. In tutto i non aventi diritto beneficiari del reddito sono 492 per un importo complessivo di oltre 2,6 milioni di Euro. Per questo è stato denunciato il titolare del Caf torinese, che dovrà rispondere del reato di truffa aggravata ai danni dell’INPS e dell’indebito ottenimento del Reddito di Cittadinanza poiché anche lui è risultato beneficiario senza averne i requisiti! Inoltre quattro percettori senza titolo del reddito di cittadinanza sono risultati evasori totali perché, pur essendo titolari di partite Iva, non hanno presentato per due o più annualità le previste dichiarazioni dei redditi omettendo di dichiarare 500.000 euro di corrispettivi per lo svolgimento di attività nel settore dell’edilizia.
La Guardia di Finanza ha bloccato circa 3 milioni di Euro destinati a 492 tra nigeriani e marocchini non aventi diritto al reddito di cittadinanza
