Genova (da Liguriaoggi.it) – Sessant’anni fa i francesi ci trattavano come i cani. Allora in molte città della Francia c’erano cartelli come quello ripreso in testa all’articolo con scritto “vietato l’ingresso ai cani e agli italiani”. Ne tratta in questi giorni la mostra al Museo dell’Emigrazione Italiana (MEI), fino al 24 settembre. L’esposizione presentata per la prima volta al Festival International du Film d’Animation d’Annecy, che propone 7 “valigie” contenenti alcuni personaggi e scenografie del film “Manodopera”, in programmazione al Cinema Sivori fino a mercoledì 20 settembre. Col biglietto del film ingresso ridotto a € 5,00 al MEI e alla mostra. Il costo della proiezione al cinema Sivori è di € 3,50. Alain Ughetto nella sua opera ha voluto rievocare la storia della sua famiglia nel contesto dei grandi movimenti migratori dei primi del ‘900 e anche dopo fino almeno agli anni cinquanta. La speranza d’una vita migliore spinse infatti il nonno Luigi Ughetto e sua moglie Cesira a varcare le Alpi e a trasferirsi con tutta la famiglia in Francia. La vera storia d’emigrazione della famiglia Ughetto è protagonista del film “Manodopera”, che a sua volta ha dato origine alla mostra “Vietato ai cani e agli italiani”. Trovarono un ambiente ostile, in cui per sopravvivere dovevano dimenticare le loro origini. Gli italiani avevano enormi difficoltà a essere accettati. Sulla porta dei negozi non era raro leggere il cartello “Vietato l’ingresso ai cani e agli italiani”. Così gli Ughetto, per necessità, diventarono più francesi dei francesi e in casa smisero di parlare la lingua madre. Il film, presentato alla 75? edizione del Locarno Film Festival, ha vinto il Premio per il Miglior Film di Animazione agli European Film Awards 2022 e il Premio della Giuria al Festival Internazionale del Film d’Animazione di Annecy 2022.