Asti (da Atnews) – Venerdì 10 novembre alle 18,30, al Castello di Moncucco, si terrà una conferenza dal titolo “Razzismo e immigrazione”, che tratterà temi di grande attualità partendo da un episodio di storia minore e poco conosciuto come il massacro del 16 e 17 agosto del 1893 ad Aigues Mortes, il linciaggio di immigrati italiani e soprattutto piemontesi del Monferrato che lavoravano nelle saline del Sud della Francia. “Bachinis, babis, christos”, vermi, maiali o rospi, bestemmiatori, in lingua occitana”; okies”, abitanti dell’Oklahoma ma equivalente al nostro “napuli, terùn”, sono alcuni dei termini con cui vengono stigmatizzati , alla fine dell’Ottocento nel Gard (sud ovest della Francia) e poi nella California degli anni Trenta del Novecento, i lavoratori stagionali italiani immigrati. Le saline francesi e i frutteti californiani sono teatro dei conflitti fra lavoratori locali e immigrati. In questo clima si colloca, nel 1893 ad Aigues Mortes, la strage degli italiani , prevalentemente piemontesi, a cui è dedicata la serata. A 130 anni dai fatti la conferenza intende ricostruire le vicende legate alle premesse e alle conseguenze del massacro di Aigues-Mortes, con l’inevitabile parallelo con il razzismo contemporaneo ed il contorno di fake news o demagogia che accompagnano il fenomeno migratorio. L’intervento di Giuseppe Bonfratello del Centro di documentazione Antonio Labriola, le letture di Vilma Gabri della Compagnia Viartisti 2.0 Camaleonte, la musica di Lou Daufin e di Woody Guthrie, le fotografie di Dorothea Lange ci aiuteranno a disegnare qualche linea del complesso rapporto fra razzismo e immigrazione. La conferenza, organizzata dall’associazione culturale Dn-Art e dalla Pro Loco di Moncucco Teste ‘d Giss, è inserita in un ciclo dal titolo “Dissonanze” che prevede altri appuntamenti a novembre e dicembre.