Beatissimo e carissimo San Baudolino, oggi gli alessandrini ti onorano come santo patrono della città, ma sai come si dice quaggiù: “passata la festa, gabbato lo santo”. Per questo Ti prego d’intercedere presso Nostro Signore Gesù Cristo affinché gli alessandrini si ricordino della Tua vita santa. Essere santi non significa essere giusti, perfetti e buoni: uno solo è buono dice il Signore. Essere santi significa aver riconosciuto i sentieri del male e averli rifiutati. Non deve essere stato facile per Te rinunciare agli agi terreni derivanti dalla famiglia benestante di forum fulvii (ora Villa del Foro) e ritirarti eremita in una capanna sulla sponda del fiume Tanaro. Ti avranno sicuramente dato del matto, perché ora come allora, quasi tutti percorrono la strada inversa: dalla capanna alla villa, ma per questa strada molti incontrano un demone che si chiama avidità (cupiditas nella tua lingua). Ad esso non è per nulla facile resistere oggi come ai Tuoi tempi. Solo che oggi il diavolo è molto più potente perché ha convinto tutti che lui non esiste e, pertanto, non c’è più bisogno neppure di Nostro Signore. Accecati dal demone, molti si perdono e non giungono neppure al traguardo degli agi terreni, i pochi che ce la fanno finiscono prede di un demone peggiore, l’avarizia, e solamente pochissimi si mantengono liberi dalle leggi del mercato. Tu mi chiederai: cosa c’è di male nel mercato? Alessandria è nata grazie al mercato lungo i suoi fiumi. Purtroppo, il Tuo mercato non esiste più, sopraffatto da un’invenzione diabolica: facendo leva sull’invidia, sulla lussuria e sulla gola, Lucifero instilla nelle anime indebolite dall’ormai inesistente timor di Dio ogni sorta di desiderio e attraverso il debito (vero cancro della società di oggi) che viene concesso a quelle anime quei desideri possono venir soddisfatti. Ma un debito è un debito e la strada per la povertà comincia così, anche perché devi sapere che l’usura è ormai legge e chi quel denaro presta a debito viene remunerato da un interesse senza far nulla e senza correre alcun rischio, perché nel caso in cui troppe deboli anime fallissero, il danno economico verrebbe riversato a carico della collettività. Poiché questo diavolo è diventato molto più intelligente ed astuto rispetto ai Tuoi tempi, Ti prego di pregare più forte per noi di quanto tu abbia fatto in passato ergendoti leggendario sulle mura della città di Alessandria assediata dai ghibellini. Ho provato a gridare come Isaia in piazza: “Sentinella, quanto di notte, quanto di notte, o sentinella, ci rimane ancora?”, ma nessuno mi ha risposto.
Sembriamo tutti contenti ma siamo pieni di debiti
![Sembriamo tutti contenti ma siamo pieni di debiti](https://www.alessandriaoggi.info/sito/wp-content/uploads/2023/11/consolidamentoDebiti-1080x675-1-770x470.jpg)