Casale Monferrato (Gianni Patrucco) – “Il potere logora chi non ce l’ha” diceva il nostro mentore Giulio Andreotti. Gli è che lunedì sera in consiglio comunale l’ex sindaco di Casale, Giorgio Demezzi (nella foto) di Forza Italia, battuto da Concetta Palazzetti del centrosinistra l’otto giugno 2014, non si rassegna a fare il comprimario.
Oggi sindaco di Casale Monferrato è Federico Riboldi di Fratelli d’Italia, un bravo ragazzo che sta lavorando bene, e forse è questo il motivo della rissa tra lui e il Demezzi a conclusione del consiglio comunale di lunedì sera. Oggi Demezzi, che non è più in Forza Italia (ma questo è un problema suo) essendo costretto a militare in un gruppo che si chiama “Ritrovare Casale” (ritrovare cosa, dove?), e lunedì sera è stato protagonista in una sorta di rissa da “Bar Sport”, con tutto il rispetto dei Bar Sport. Dopo il consiglio comunale, mentre stava spiegando ai cronisti perché aveva votato col Pd, il sindaco Riboldi che proprio in quel momento (anche qui il nostro amico Giulio direbbe che la fortuna è cieca ma la sfiga ci vede benissimo) passava di lì s’è avvicinato per dire ai cronisti: “Non ascoltatelo, non capisce niente”. Mentre Riboldi si allontanava Demezzi ha reagito apostrofandolo con l’epiteto “Cretino”. Ed è scoppiata la rissa. Riboldi è tornato indietro e ha affrontato Demezzi a viso aperto, pronto alle mani. Subito sono intervenuti i vigili urbani per riportare la calma.
Riboldi ha rilasciato questa dichiarazione alla stampa: “Stigmatizzo il comportamento del consigliere di minoranza Demezzi, ex sindaco, che insultando il sindaco in carica ha avuto l’ennesima caduta di stile. Comprendo il nervosismo di chi è stato sconfitto più volte nelle urne, di chi ha votato con la sinistra per quattro anni contro l’amministrazione di centrodestra che ha governato la città per puro senso di rivalsa, tuttavia questo desiderio non deve tramutarsi in assenza di educazione e in ingiuria nei confronti di chi rappresenta tutta la comunità, non certo perché le offese sono rivolte al sottoscritto ma al mio ruolo di sindaco, in una sede istituzionale. Nessun atto formale seguirà le ingiurie, sperando tuttavia che in un sussulto di buonsenso e amor proprio il consigliere Demezzi sappia scusarsi pubblicamente delle offese gratuite a me rivolte. Da chi è stato sindaco e porta sulle spalle la saggezza di 75 primavere ci si aspetterebbe buon esempio ed educazione”.
Ex sindaco Giorgio Demezzi: ma lei, oggi, da che parte sta?
