Asti – Le carceri italiane sono nel caos e in particolare, qui da noi, ad Asti la casa di reclusione torna in cronaca nera per l’ennesimo fatto di violenza avvenuto al suo interno. È infatti di giovedì la notizia che un detenuto ha aggredito il Sovrintendente di Polizia Penitenziaria responsabile dell’area colloqui. Erano le quattro del pomeriggio quando le unità cinofile della Polizia Penitenziaria segnalavano comportamenti sospetti da parte della moglie di un detenuto in accesso ai colloqui. Nonostante la perquisizione personale eseguita da una Agente di Polizia Penitenziaria avesse avuto esito negativo, la situazione è degenerata rapidamente. Rapida la successione dei fatti: il detenuto coinvolto nella controversia ha iniziato a litigare col Sovrintendente per il fatto che avrebbe spaventato il bambino presente al colloquio mentre un altro detenuto si schierava a favore del recluso per cui di lì a poco scoppiava una rissa tra i due e l’agente. Immediato l’intervento del Personale di polizia Penitenziaria intervenuto per sedare la situazione, ma il Sovrintendente riportava una ferita al labbro e lesioni alle mani. L’agente è finito al pronto soccorso mentre il detenuto rifiutava qualsiasi visita medica, complicando ulteriormente la gestione dell’incidente. Non è finita perché il giorno dopo, cioè ieri venerdì 17 novembre, il sovrintendente il giorno dopo è tornato in servizio ed è stato nuovamente aggredito da altri detenuti che già ieri “gliel’avevano giurata”. Di nuovo al Pronto Soccorso, ma questa volta le contusioni sono state più gravi. Ricovero anche per un secondo agente che aveva difeso il collega.