Da Alessandria Oggi “Monsignor Stricklnd risponde al signor Bergoglio”.
Occorre fare un po’ di chiarezza senza la quale si rischia davvero di finire nelle mani del diavolo senza rendercene conto.
- Può definirsi cristiano colui che crede fermamente in un fatto storico preciso: Nostro Signore si è fatto uomo in carne e ossa, ha predicato in Giudea, Galilea e Samaria, è morto crocifisso, il terzo giorno è resuscitato in anima e in corpo (ripeto in anima e in corpo) ed è asceso al Cielo (sempre in anima e in
corpo). Chi non crede a questo fatto storico è uno studioso o un simpatizzante del cristianesimo, ma non può dirsi cristiano.
- La Santa Chiesa è una sola e non ce ne possono essere altre anche nel caso in cui i suoi rappresentanti temporali non fossero sempre ispirati dallo Spirito Santo per colpa dell’Anticristo, mentre l’infallibilità del Papa è stata sancita solamente il 18 luglio 1870, mentre le comunità cristiane si sono storicamente sviluppate intorno alla figura dei primi vescovi (in latino, sottolineo, pontifices) e della primazia di San Pietro (summus pontifex).
- La croce di Gesù Cristo ha due braccia: quella orizzontale rappresenta i dogmi e i principi della dottrina sociale delle Chiesa, mentre quella verticale simboleggia i dogmi e i principi spirituali; il braccio verticale è sempre più lungo del braccio orizzontale.
- La Santa Chiesa è nel mondo visibile, ma non vi appartiene e la sua invisibile eternità è il frutto della tradizione liturgica rituale ispirata dallo Spirito Santo che lavora per tutti noi dalla prima Pentecoste fino ad oggi.
- Questa tradizione può essere mantenuta esclusivamente con una lingua che non cambia a seconda delle stagioni, delle mode e delle contaminazioni: questa lingua è il latino, non perché sia la lingua originaria di Nostro Signore Gesù Cristo (che era l’aramaico), ma perché è la lingua che Santa Chiesa ha mantenuto, come un mantra, nella contemplazione, nella invocazione e nella preghiera, ossia in tutte le relazioni con il Dio vivente.
- La spiritualità cristiana non è psicologia sociale. I sacerdoti sono soldati di Cristo e non funzionari della Chiesa.
- La Santa Chiesa può operare sempre nel sociale con proprie organizzazioni no profit, estenderne la presenza, l’importanza e le dimensioni a seconda del momento storico, ma non potrà mai confondersi con esse, perché Essa è Corpo vivente del Cristo e chiama tutti noi a farne parte.
- La salvezza delle anime è il Suo esclusivo compito e ogni atto o comportamento rivolto al bene, ma privo di questo Suo unico compito, non è un atto o un comportamento che possa dirsi cristiano.
- La Santa Chiesa ha, conseguentemente, il compito di insegnare a tutti noi il Timor di Dio senza il quale la divinità diventa il nostro psichiatra di fiducia, ma non c’entra più nulla col Cristianesimo.
- La remissione dei peccati può avvenire solamente dopo la presa di coscienza di aver peccato, il pentimento e la promessa di non peccare più.