Trino – Siamo a un tiro di schioppo da Casale Monferrato (meno di 20 chilometri) e la gente è preoccupata a causa del “sì” di Trino – un Comune del vercellese con circa 7.300 abitanti – all’insediamento del deposito di scorie nucleari. La disponibilità del Comune di Trino è stata possibile in forza della decisione del Governo sulle autocandidature col “Decreto Legge Energia” approvato dal Consiglio dei ministri (che deve passare dal voto del Parlamento) che consente agli enti locali di candidarsi per ospitare il deposito unico dei rifiuti radioattivi. In verità Trino già oggi ospita la quasi totalità dei rifiuti radioattivi per cui è considerata un’area idonea allo stoccaggio in sicurezza di quelli oggi collocati in depositi temporanei costruiti più di 60 anni fa. Il Pd si oppone con l’onorevole Federico Fornaro alla decisione del sindaco Daniele Pane in quanto “l’applicazione dei criteri tecnico-scientifici deve continuare a prevalere su qualsiasi interesse particolare, e non deve contare di più la posizione di un sindaco”, mentre i consiglieri regionali Domenico Ravetti e Domenico Rossi presenteranno un ordine del giorno dove si chiede al presidente Alberto Cirio un impegno per evitare che prevalga la logica delle autocandidature.