Torino – Dopo un secolo, un dato è certo: al vertice del club bianconero non ci sarà mai più un esponente che porta il cognome Agnelli. Ciò è accaduto proprio in occasione del centenario dell’ingresso della Famiglia nella proprietà della Juventus, una “festa” in cui John Elkann si è proclamato padrone assoluto, il “cavaliere bianco” che sta salvando la Juve e, nel frattempo, cancellando in modo crudele suo cugino Andrea cercando di far dimenticare perfino le sue vittorie. I retroscena di come si è arrivati a questo punto, gli scandali e le inchieste, l’“inizio della fine” con l’ingaggio di Cristiano Ronaldo, le ragioni misteriose per cui Andrea – dopo la conquista di nove scudetti consecutivi – ha perso la testa e consentito al cugino John di umiliarlo, schiacciarlo, metterlo all’angolo. A questo punto c’è una domanda che attende risposta: “Chi ha ucciso la Juventus”. Chi si aspettasse un punto interrogativo si sbaglia: non è necessario. In questo libro, infatti, sono scritti nomi e cognomi di chi si è macchiato di questo “delitto”, non solo sportivo. Così come vengono ricostruite dettagliatamente le responsabilità di coloro – in primis John Elkann – che hanno mandato la Juve in serie B nel 2006 dopo le vicende di Calciopoli o Farsopoli. Proprio nell’anno in cui erano in programma i festeggiamenti per il centenario dell’ingresso della famiglia Agnelli nella Juventus (luglio 1923 con l’avvento alla presidenza di Edoardo Agnelli) il club bianconero ha conosciuto la più grave crisi della sua storia. L’indagine contenuta nel libro di Gigi Moncalvo si svolge su due piani. Il primo è quello finanziario e societario legato alle pesanti accuse, e alle relative inchieste che, dopo le frettolose e altalenanti decisioni della cosiddetta giustizia sportiva, riguardano l’aspetto penale di cui ora si occupa la Procura della Repubblica di Roma (dopo la pronuncia della Cassazione che ha sottratto l’inchiesta ai magistrati di Torino che hanno lavorato per più di due anni su questo caso). Il secondo piano riguarda i retroscena, i rapporti personali, le gelosie, le dinamiche famigliari, le battaglie di potere all’interno di quel poco che resta dell’ex Royal Family. Con un’avvertenza: anche se il primo “imputato”, il “colpevole”, il principale responsabile di questo tracollo dell’immagine del club bianconero si è rivelato proprio un Agnelli, Andrea, non bisogna dimenticare il recente passato in cui ci sono molti punti in comune tra il “complotto” di allora – la serie B, l’onta più grave nella storia della Juventus – e le circostanze che hanno portato all’attuale e ancora misteriosa situazione. Quella in cui il “colpevole” di ieri si erge a “salvatore di oggi”: John Elkann.
Chi ha ucciso la Juve? La risposta di Gigi Moncalvo nel suo ultimo libro
