Alessandria – Il giudice di Corte d’Assise ha condannato a sei anni e otto mesi Giuseppe Lombardo, 37 anni di Alessandria, l’unico imputato nel processo per omicidio preterintenzionale di Alessandro Bruno, 35 anni di Voghera, finito all’ospedale la notte fra sabato 29 e domenica 30 ottobre 2022. Bruno si trovava in Alessandria per andare dalla fidanzata Asia che, con alcune amiche, voleva trascorrere qualche ora in discoteca. All’alba, prima di lasciare la città, s’è sentita male e Alessandro aveva accostato la macchina in Spalto Marengo per farla scendere a prendere un po’ d’aria. Di colpo sono arrivati due ragazzi e due ragazze che hanno iniziato a insultare senza motivo la giovane Asia. Alessandro ha risposto per le rime e ha replicato a parole per cercare di allontanarli, ma Lombardo che faceva parte del branco ha colpito con violenza Alessandro che è stramazzato a terra perdendo i sensi prima di finire all’ospedale in coma irreversibile, per cui sarebbe morto dopo due mesi. Grazie alla ricostruzione della pm Eleonora Guerra è stato accertato che Lombardo fu il primo a colpire Bruno con un pugno che gli fece perdere coscienza e lo fece cadere a terra. Inizialmente fu indagato anche Abdol Mhadaoui la cui posizione è stata poi archiviata: quella notte aveva in mano un sacchetto di birre con il quale avrebbe colpito la vittima. Ma deve rispondere per questo in un altro processo. Per il perito dell’accusa il coma del Bruno sarebbe dovuto alla caduta mentre ad aggravare la sua condizione fu il deficit piastrinico di cui soffriva da tempo. Giuseppe Lombardo era stato arrestato ad aprile. Ai giudici aveva detto che quel pugno lo aveva dato per difendere le persone che erano con lui, la figlia e la compagna.
Condannato a sei anni e otto mesi per aver colpito con un pugno un uomo di 35 anni che è finito in coma ed è morto dopo due mesi di ospedale
