di Fabio Tirelli – A una certa età restano poche le cose che possono stupire, soprattutto nell’asfittico dibattito culturale e politico nazionale (con le dovute eccezioni); ciononostante mi ha colpito la modesta caratura politica dell’ultima intemerata della Direttrice (o Direttore, veda lei ) d’orchestra Beatrice Venezi (peraltro bravissima quando fa il suo lavoro che è, appunto, dirigere) al Festival di Fratelli d Italia ad Atreiu (sempre con questo Tolkien da evocare la destra nostrana che, forse, se lo leggessero davvero, scoprirebbero che è più vicino a Frazier etnologo scientifico che a Spengler storico un po’ sui generis cantore della presunta decadenza dell’Occidente). Ma veniamo ai fatti: la cara signora ha sostenuto che Mozart nel Flauto Magico è il cantore sublime dell’unione fra uomo e donna (penso riferendosi alla storia d’amore di Papagena verso Papageno) in evidente polemica con le teorie gender tanto aborrite (?) dalla destra politica cui crede di fare riferimento. In un colpo solo la Maestra è riuscita a compiere tre errori storici e effettuali, che ci lasciano stupiti: il primo e forse il meno grave attribuendo al grandissimo Illuminato e Illuminista una vocazione pedagogica nella sua sterminata e geniale produzione musicale, scambiando un rigoroso libertino con un romantico (ben altra cosa è Beethoven, dove il fine di guida della musica e del sapere verso gli Orizzonti della mobilitazione del popolo sono il leitmotiv centrale); il secondo e forse più preoccupante per chi conosce i testi del Flauto Magico è quello di porre il problema dell’amore -comunque declinato – come centro della narrazione, quando il vero nodo è il ritorno allo stato edenico e di assoluta libertà che permea tutta la storia del creatura mozartiana; il terzo e decisivo è aver dimenticato che il Flauto Magico è un’opera massonica completa dove l’unione di uomo e donna rappresenta visibilmente l’incontro alchemico fra opposti per la generazione della Sostanza universale, per cui si evince che Mozart, illuminista libertario e massone, sia totalmente estraneo a queste contorsioni intellettuali. Gentile Direttrice Venezi, finché se la prende con Elodie (fra l’altro ottima cantante) per motivi di gusto estetico e di moda, passi, ma lasci riposare Mozart nel silenzio e nella pace.
Beatrice Venezi sappia che il Flauto Magico cerca la Verità
