Alessandria – Dopo la chiusura del Csc Orti Saves dl 18 dicembre scorso, il centro sportivo più noto della città con 85 anni di storia alle spalle, aperto nel 1938 e rimasto funzionante anche in tempo di guerra, fino a ieri non s’è trovato un nuovo gestore nonostante gli sforzi dell’avvocato Cesare Rossini, presidente della Fondazione Slala proprietaria del centro, che già il 9 ottobre aveva chiesto con una raccomandata al presidente Giampiero Lavezzari di sgomberare e riconsegnare l’immobile entro il 31 dicembre per avviare al più presto la procedura di assegnazione dell’impianto sportivo a una nuova dirigenza. I problemi della Saves si trascinano almeno dalla primavera del 2018, cioè da quando il Comune aveva sospeso il contributo annuale. Senza quei soldi e con gli aumenti alle utenze nel corso degli anni, la situazione è diventata insostenibile. Ora, grazie alla mediazione di Rossini, sembra esserci una via d’uscita per l’interessamento al centro sportivo da parte di Pietro Necchi, l’imprenditore alessandrino che gestisce un club di padel, che di Saves era stato presidente per un anno nel 2010, dopo l’accorpamento con il Csc Orti. La cessione potrebbe avvenire già nei prossimi giorni. Occorre fare manutenzione per un importo di circa 200.000 euro che sarà scorporato dall’acquisto.