Ci sono opere d’arte destinate a non passare mai di moda, altre no. Il “Quarto stato”, famosissimo quadro del 1901 di Giuseppe Pellizza da Volpedo (1868 – 1907), ha subito un triste destino. Per decenni simbolo del socialismo italiano ed europeo, cult prioritario dell’intellighenzia di sinistra (non c’era ufficio pubblico in provincia di Alessandria che non ne esibisse copia), è finito relegato in soffitta a partire dalla metà degli anni Novanta e trascurando parodie dei protagonisti vestiti da borghesi o da omosessuali (Povero Pellizza rivoltato nella tomba). Certo era diventato molto scomodo per una sinistra che, non credendo a Lucifero, si era venduta ai finanzieri e alle banche (cioè allo sterco del diavolo e il diavolo ci va a nozze con chi non crede in lui). Dal “Quarto stato” si è così passati alla pittura astratta che meglio rappresenta oggi la nuova ideologia dell’intellighenzia di sinistra e tutti i protagonisti di quel bellissimo quadro del Nostro alessandrino sono scomparsi uno a uno divorati dai debiti presi a prestito, inghiottiti dall’inferno dei dannati, morti suicidi, istericamente depressi o, peggio, immersi come deficienti nei social di oggi. Mi si ribatterà: ma l’usura è un reato, c’è la legge! Certo, ma quando il cristianesimo era serio e non imborghesito come oggi, l’interesse come rendita e l’anatocismo erano puniti severamente con la morte perché considerati dalla stupenda e immortale teologia cristiana l’antitesi della democrazia e del libero arbitrio: chi è ricco sarà sempre più ricco e lo saranno sempre in meno, anche se domani il suo nome non sarà più americano o europeo, ma asiatico. Purtroppo nessuno se ne accorgerà perché saranno scomparsi non solo dal quadro di Pellizza da Volpedo, ma anche dalla vita reale, catturati dal metaverso e dall’intelligenza artificiale. E così Lucifero sembrerà vincere definitivamente, ma chi crede veramente in Nostro Signore Gesù Cristo sa che la fine di questo mondo apparterrà solo e solamente a Lui, giudice senza appello. Onoriamo, sperando che la storia abbia a ripetersi, quei Templari che nel basso medioevo erano riusciti col sangue, e col sudore della loro imprenditorialità cristiana al servizio dei Fedeli a costruire una finanza internazionale libera dalla schiavitù del diavolo. Purtroppo il diavolo non ha permesso che il modello si espandesse, perché egli ama dimorare nelle stanze del potere terreno e finto spirituale. P.S. – Mi posso sbagliare, ma il soggetto principale del quadro “quarto stato” in prima linea con barba e panciotto ha tutta l’aria di essere proprio uno di quei capi famiglia patriarcali oggi negletti dal politicamente corretto.
Il “Quarto Stato” è momentaneamente nell’ombra ma tornerà a splendere di Luce
