Alessandria – Grazie alla vittoria ottenuta mercoledì scorso nel recupero contro la Pro Sesto per i Grigi è arrivata una importante boccata d’ossigeno in vista del rush finale per la salvezza in categoria. Sarà vera gloria oppure mercoledì scorso si è trattato solo di un segnale non indicativo? Vedremo. Già stasera, a fine partita, ne sapremo di più e vedremo pure se i tanti dubbi che si sono addensati ultimamente sul titolare della panchina mandrogna (Asta e Atzori i nomi ricorrenti per la sostituzione di Banchini) sono stati solo “innocenti evasioni” ricorrenti di qualcuno oppure reali intenzioni. Viste le formazioni confermatissimo il 3-5-2 per Banchini senza rincorrere illudenti sogni di gloria tipo le tre punte. Piuttosto da notare che Nichetti, il play titolare qui da noi, è stato panchinato, tra l’altro nella partita alla quale questo ragazzo ci tiene tantissimo per dimostrare il suo valore perché il club avversario è stata la sua ex squadra per tante stagioni, l’ha lanciato nel calcio professionistico e non ha mai nascosto il piacere di riaverlo fra le sue fila. Evidentemente le ultime prestazione del giocatore sono state giudicate da Banchini (e pure da noi) negative e spera, così facendo, di recuperarlo alla causa. Tre difensori centrali (Ciancio, Rota e Gega) i due quinti sono Pellegrini e Rossi, i tre centrocampisti centrali sono Soler, Mastalli e Sepe mentre le punte (Siafa e Samele) sono stati gli autori dei gol della vittoria a Sesto S. Giovanni.
Partita decente fin dai primi minuti con gli ospiti bravi ad uscire spesso dal pressing alto dei Grigi muovendo velocemente la palla senza dare quindi troppi punti di riferimento agli avversari i quali ogni tanto subiscono il torello. Sono state almeno due, a parte il gol, le situazioni imbarazzanti create dall’Albinoleffe, tutte in ripartenze e con cambi di gioco apprezzabili. I Grigi invece soffrono questa situazione e le punte ripiegano poco facendosi trovare così agevolmente dai portatori di palla. Per lunghi tratti in realtà il gioco mandrogno è governato e scandito da Ciancio il quale ha offerto fin qui una prestazione dignitosa, forse la sua migliore in questa stagione. Il gol degli ospiti, arrivato sul gong del primo tempo, è siglato di testa dal 5° destro bergamasco che sbuca in area all’improvviso, la sciato pure libero dal suo marcatore Rossi: 0-1 al 46’ e tutti al riposo. All’ora di gioco entrano Nichetti e Femia ma il gioco mandrogno non decolla e anzi al 70’ Femia evita un raddoppio già fatto dell’Albinoleffe. Per il resto confusi tentativi mandrogni di raggiungere il pari grazie ad improbabili traversoni nell’area avversaria. E così finisce mestamente con la vittoria dell’Albinoleffe.
Conclusioni: la precarietà delle punte e un errore difensivo si pagano
Le pagelle dell’Alessandria (3-5-2)
Spurio 5,5 – Incolpevole sul gol del vantaggio, per il resto se la sbriga benino, almeno nel primo tempo.
Ciancio (nella foto) 6,5 – Difensore centrale di destra, in realtà si trasforma in uomo squadra (era ora!). Buoni i suoi lanci dalle retrovie e la sua attenzione difensiva. Ammonito al 54’, era in diffida.
Rota 6 – Difensore centrale. Combattente nato, non si tira mai indietro ed è l’ultimo baluardo . Ammonito al 66’.
Mangni (86’) sv
Gega 5,5 – Difensore centrale mancino. Puntuale nelle chiusure.
Pellegrini 5 – Esterno destro di metà campo. Prima frazione appena decente la sua, copre e si muove in avanti ma senza incidere.
Femia (60’) 6 – Grande salvataggio in area al 70’.
Soler 5 – Play di centrocampo. Nel ruolo non sembra essersi calato a pieno, almeno nel primo tempo.
Mastalli 5 – Centrocampista centrale. Lavora tanto lì in mezzo, non sempre con la lucidità che lo contraddistingue. Sostituito con una punta sul finire
Laukzemis (80’) sv
Sepe 5 – Centrocampista centrale. Abbastanza confusionario, spesso a metà strada tra dove si trova e dove c’è bisogno di lui.
Nichetti (60’) sv – E adesso vediamo se riesce a dimostrare qualcosa.
Rossi 5 – Esterno sinistro di metà campo. Poco brillante e lascia Gusu libero in area in occasione del vantaggio esterno.
Samele 4,5 – Punta d’appoggio. Lavora poco, è servito male ma non accorcia mai.
Gazoul (46’) sv
Siafa 5 – Prima punta. Lavorare lavora ma la sua produzione, nel primo tempo, è poca roba. La sua ripresa è negativa, caratterizzata da palle perse sistematicamente.