Strasburgo (Emanuela Rossi) – Nonostante i trattori scesi in strada in mezza Europa e nonostante l’apertura di facciata dell’UE al mondo agricolo, la maggioranza dell’Eurocamera tira dritto sulla sua agenda green estremista e ideologica, tradendo le promesse fatte ad agricoltori e allevatori. L’approvazione, tra applausi ed esultanze fuori luogo, della legge sul Ripristino della Natura, è infatti un attacco frontale al settore agricolo e zootecnico perché obbligherà gli operatori a destinare porzioni di terreni coltivati e di fiumi alla ricostruzione degli ecosistemi, sottraendoli alle attività produttive, con danni economici incalcolabili. L’eurodeputata lombarda Isabella Tovaglieri della Lega (nella foto) ha criticato l’atteggiamento sprezzante e cinico della UE rimproverandola di infischiarsene dei nostri contadini e del loro lavoro, a favore della carne sintetica e del “cibo innaturale” che l’Europa vuole farci mangiare: “La battaglia della Lega – ha dichiarato alla stampa Tovaglieri – che con coerenza ha votato contro questo sciagurato provvedimento, proseguirà nella prossima legislatura per difendere chi coltiva la terra, cura il territorio, assicura la nostra sovranità alimentare e la qualità dei prodotti, a tutela della salute dei consumatori”.
Ennesima presa per i fondelli dell'”Europa dei Banchieri” ai nostri agricoltori: avete ragione cari contadini, dobbiamo difendere il clima e la natura, per cui al posto dei campi di grano installeremo dei pannelli fotovoltaici
