Con tutto il rispetto per gli stimati venditori ambulanti d’un tempo, Nato e Unione Europea hanno dimostrato totale incompetenza e dabbenaggine nella gestione della guerra tra Russia e Ucraina. Si tratta del più clamoroso e storico fallimento del politicamente corretto, eppure l’opinione pubblica occidentale non se ne accorge e i più scaltri (guidati dal demonio) fanno finta di niente e, addirittura, alzano la posta in gioco.
Primo errore: o si doveva entrare in guerra a fianco dell’Ucraina o si doveva restare neutrali. La guerra “relativa” non esiste, ce l’hanno dimostrato gli Stati Uniti nella guerra del Vietnam e quando la storia si ripete abbiamo imparato che la prima volta è una tragedia, la seconda una farsa.
Secondo errore: si poteva sapere facilmente che le sanzioni economiche contro la Russia avrebbero avuto un effetto quasi nullo perché il popolo russo, giusto o sbagliato che sia, non è ancora completamente asservito allo “sterco del diavolo” (il denaro), è consapevole dei sacrifici e ha timore del proprio Dio.
Terzo errore: la Nato, prima del 24 febbraio 2022 stava per sciogliersi e le Nazioni europee aderenti avevano smesso di spendere e investire nella difesa dei propri confini illudendo i loro popoli che si era definitivamente entrati nell’era della pace per poter dilapidare la ricchezza pubblica accumulata in feste e divertimenti (ma non per tutti). Insomma il meglio del detto: “armiamoci e partite”. In realtà armati neanche troppo dopo aver consumato i non ricchi arsenali occidentali nelle mani dell’esercito ucraino.
Il 25 dicembre dell’anno 800 di Nostro Signore, Re Carlomagno ricevette la corona di San Pietro da Papa Leone III ed ebbe simbolicamente inizio il Sacro Romano Impero. Fu la successiva scuola di Bologna del XII Secolo a formulare per prima la teoria dei due Soli (Papato e Impero dotati di pari dignità), poi consacrata in letteratura dal sommo Dante nel canto XVI del Purgatorio e abbracciata perfettamente dall’eterno e supremo Ordine Templare.
Dopo la vittoria del diavolo contro i Templari (venerdì 13 ottobre 1307), l’Europa altro non è stata che un campo di battaglia fratricida. Guerre di religione, lotte tra ricchi, poveri e vie di mezzo con l’usura che l’ha fatta da padrona. Grandi Nazioni che poi così grandi non erano e, per finire, due guerre mondiali. Ricordo a tutti che il declino iniziò con la peste nera (1346), molto simile alla nostra pandemia contemporanea. Lucifero ha di che essere soddisfatto del lavoro fatto. Il Sacro Romano Impero, giusto o sbagliato che fosse, aveva un’identità: cristiana; aveva un obiettivo: evitare guerre con migliaia e migliaia di morti; aveva una missione: diffondere una comune ragione di vivere su questa terra sapendo che povertà e pace sono perenni solo dopo la seconda venuta di Nostro Signore e, pertanto, umiltà, carità, sacrificio e lotta per la propria terra e i propri ideali sono indispensabili per impedire all’Anticristo di ogni epoca di avere la meglio. Mi capita di viaggiare con l’alta velocità tra Torino e Roma e ascolto i dialoghi di compagni e avventori di viaggio. “Meeting”, “eventi”, “vacanze esotiche”, “brunch” e “week end” sono le parole che sento.
Sorrido, ma penso che non ci sia niente di cui compiacersi.
La Nato contro i Russi ha fatto la figura del peracottaro
