Torino (Giulia Giraudo) – Dopo che Corrado Bonadeo da Tortona, consigliere d’indirizzo in scadenza e fuori da tutte le terne indicate per il rinnovo (previsto per il 19 aprile) dell’organo di governo della terza fondazione più importante d’Italia, il consigliere tortonese in scadenza ha iniziato a far circolare la bozza di un documento per dar vita a un vero e proprio “patto parasociale”, una sorta di organismo decisorio esterno a quelli che sono previsti da statuto (il Cda e il Cdi). Una fronda interna nata anche contro lo stesso presidente Fabrizio Palenzona da Tortona e il motivo, secondo molti consiglieri, parte proprio dalla volontà di Bonadeo di avere un percorso a tappe accelerate per diventare vicepresidente della Fondazione Crt: una strada che sarebbe iniziata col garantirsi un accordo per essere inserito (con altri nomi di fiducia), tra i quattro professionisti cooptati per poi, quando Antonello Monti fosse passato in Compagnia di San Paolo, coprire il posto che lascia vacante in Cda. Ma Palenzona ha capito il giochino e ha praticamente messo alla porta Bonadeo: problema risolto. Ora per l’ex palenzoniano di ferro che ha osato sfidare il “Camionista di Pozzolo”, si apre la porta della Banca di Asti. È il suo il nome che Fabrizio Palenzona indicherà come componente del consiglio di amministrazione dell’istituto di credito presieduto da Giorgio Galvagno e del quale la cassaforte di via XX Settembre è diventata socia con un ingresso nel capitale pari al 6% con la contestuale sigla di un patto parasociale con la Fondazione Cr Asti, principale azionista della banca. Da Fondazione Crt arriva un comunicato stampa in cui si legge: “Le dimissioni (di Bonadeo, n.d.r.) dissipano ogni questione insorta negli ultimi giorni in seno al consiglio di indirizzo e non precludono in alcun modo la possibilità che si presentino in futuro altre occasioni di collaborazione”.