Alessandria (Piero Evaristo Giacobone) – Scusate se insisto ma mi chiamo Evaristo e devo tornare a scrivere di quelli che reggono le sorti della povera città di Alessandria, fondata dai Templari quando hanno sconfitto il Barbarossa e dato il nome della Civitas al Papa Alessandro III per cui avevano combattuto e vinto. Ma devo tornare alle quisquiglie quotidiane di una città di scemi governata da scemi. Finalmente dopo morti di cancro, malati di ogni pestilenza possibile che hanno bevuto (se son morti) e che bevono ancora (se sono ancora vivi) acqua inquinata da quegli incoscienti (per non dire altro) di lavoratori a tutti i livelli, coscienti e incoscienti, della Solvay di Spinetta che immette ogni tipo di merda sintetica possibile nelle acque di falda e del povero Bormida, è arrivata l’ordinanza della Provincia di sospensione della produzione con blocco totale dell’utilizzo di Cc604. Dopo alcuni giorni di incertezza sul da farsi, ma con dati di Arpa che non lasciano scampo, la Provincia oggi, a due giorni dalle elezioni (ma va?) per il Consiglio regionale col proprio Presidente candidato (che prima faceva finta di niente), ordina la sospensione della produzione e dell’utilizzo di Cc6O4, praticamente il componente base per tutte le linee industriali dello stabilimento di Spinetta Marengo, approfittando del provvidenziale guasto al reattore. Infatti sembra che le alte concentrazioni del componente incriminato ritrovate nei monitoraggi effettuati non possano essere completamente riconducibili all’incidente, ma con ogni probabilità sono conseguenza di continue perdite degli impianti produttivi. Ennesima grana non da poco per il povero sindaco di Alessandria già alle prese con le crisi dell’Alessandria Calcio, della Centrale del Latte e (a breve) del Gruppo AMAG.
Mala tempora currunt sed peiora parantur: “corrono brutti tempi, ma se ne preparano di peggiori”.
E io pago.