Alessandria (Max Corradi) – Il 4 luglio 1776 tredici Colonie Americane si distaccarono dal regno di Gran Bretagna e sottoscrissero la dichiarazione d’indipendenza degli Stati Uniti d’America. Il 4 luglio 2024, l’Assemblea dei Soci di Amag (la multiservizi comunale mandrogna, piena di debiti e maledetta dagli utenti per bollette faraoniche e disservizi intollerabili) deciderà le sorti del gruppo aziendale. Ricordiamoci di questa data per scoprire come i “posteri” la chiameranno: il giorno più lungo? Ah no, questo è stato già fissato; il giorno del giudizio? Par carità, non confondiamo sacro con profano! il giorno dei lunghi coltelli? Anche questo (almeno nella versione notte) è già stato assegnato. Azzarderei: il giorno perduto senza neanche faticare per andare a ricercarlo come faceva Marcel Proust (1871 – 1922). Vediamo meglio da chi quest’assemblea è composta. In primo luogo dal rappresentante del Socio di maggioranza assoluta: il comune di Alessandria. Pertanto tutti gli altri componenti contano come il due da picche a briscole quando comanda cuori. Sicuramente Alessandria sarà rappresentata dal suo sindaco che ormai assomiglia sempre di più a Nostro Signore Gesù Cristo impegnato in una via crucis dove le stazioni sono: Centrale del Latte, Alessandria calcio (Cichinisio e noi di Alessandria Oggi non la seguiamo più essendo stufi di racccontare disastri e truffe in serie), Amag, glifosato e chi più ne ha più ne metta. “La solitudine dei numeri primi”, per dirla con Paolo Giordano, è il destino degli ultimi sindaci di Alessandria che su di loro prendono la pesante croce di una classe cittadina politica, dirigente ed economica di inetti. C’è poi il Comune di Acqui Terme per il quale potrebbe presentarsi il sindaco, un assessore senza delega o addirittura un extracomunitario certamente senza delega, ma anche senza patente. Ci saranno, poi, tutti gli altri soci, piccoli Comuni, anch’essi senza delega, come tanti “Ponzio Pilato” che si asterranno da qualunque decisione si prenderà (foss’anche affermare che loro erano presenti). Al tavolo siederà ancora il Presidente dimissionario (sì, proprio quello che gabellava pantegane per scoiattoli americani), l’amministratore delegato e gli altri componenti del consiglio d’amministrazione: praticamente altri che il due da picche ce l’avranno in mano. Non mancheranno i revisori sindaci a far da tappezzeria, immarcescibili professionisti votati al sacrificio di “capro espiatorio”. Nelle seconde e terze file, invece, ci saranno i vincitori della partita: nuovi e vecchi consulenti strapagati per assassinare tutti quelli che si oppongono al “nuovo corso” che durerà pochi mesi, con licenza di uccidere rilasciata da qualche assessore sentimentale. Povero sindaco di Alessandria! La via crucis avrà altre stazioni ancora dopo che il “nuovo corso” avrà fatto un… buco nell’acqua e nel gas. A proposito: è pubblicato il nuovo avviso per la ricerca di un qualunque presidente di Amag basta che respiri, sia in grado di proferire qualche monosillabo e che sappia almeno riconoscere le pantegane. Scadenza: 27 giugno 2024. Chi vuole si faccia avanti, ma sappia che il “croupier” ha già annunciato che “les jeux sont faits, rien ne va plus”.
Il giorno dell’Indipendenza, la vergogna di Amag e degli “scoiattoli” del presidente
