Roma – La Corte Costituzionale boccia la legge edilizia della Regione, la norma varata nella primavera 2022 che ha allentato i vincoli per recuperare e ristrutturare fabbricati e porzioni di edifici. La Consulta ha giudicato illegittimi cinque articoli della legge, definita comunemente Marin, dal nome dell’ex consigliere regionale della Lega che l’ha promossa. È l’ultima puntata d’una disputa che va avanti da quando (luglio 2022) il Consiglio dei Ministri impugnò 20 dei 51 articoli del testo, ravvisando una violazione di leggi legate al governo del territorio e alla tutela dell’ambiente, di diversi articoli della Costituzione e dei “principi di leale collaborazione, ragionevolezza e buon andamento dell’amministrazione”. Un anno fa la Giunta del Piemonte aveva modificato 13 dei 20 articoli contestati, affidandosi alla pronuncia della Consulta. Gli uffici della Regione sono già all’opera per capire quale strada intraprendere per gli altri sette. “Ho avuto una riunione con i direttori e ne avremo giovedì una analoga – spiega –. Stiamo monitorando attentamente la situazione e faremo le opportune valutazioni” . Si arriverà pertanto a una nuova modifica che recepisca le osservazioni della Consulta.
La Corte Costituzionale boccia la legge sull’Edilizia del Piemonte
