Ovada (AL) – Continuano i “bollettini di guerra” inerenti la Liguria e Genova. Ieri pomeriggio in autostrada i mezzi sono stati bloccati per tre ore in galleria, mentre non c’è stato nessun intervento da parte della Protezione Civile per distribuire acqua o quantomeno verificare eventuali esigenze di neonati e persone molto anziane. Il bilancio del rogo divampato ieri pomeriggio sull’autostrada A26 Voltri – Gravellona Toce che ha bloccato per ore migliaia di automobilisti e famiglie in vacanza sul tratto tra Voltri e Ovada, denuncia un “sistema” che mostra tutte le sue falle e che sta scatenando un’ondata di indignazione senza precedenti con gruppi social di persone intenzionate ad agire in giudizio contro i responsabili per chiedere risarcimenti adeguati ai disagi subiti per ore e ore e in condizioni di estremo disagio. In molti lamentano il totale abbandono da parte di chi, in circostanze come queste, potrebbe invece verificare le necessità delle persone e accertare che si abbiano adeguate riserve di acqua e magari temperature più accettabili. Gli automobilisti bloccati sino a tre ore fermi in galleria lamentano anche l’assenza di misure anti inquinamento e l’assenza di segnale del telefono cellulare o Internet che avrebbe consentito di avvisare parenti e familiari del problema ed evitare inutili preoccupazioni da parte di chi aspettava a casa.
State lontani dalla Liguria: arrivarci è un inferno e a Genova c’è Tangentopoli
