Milano – Dopo due anni s’è chiusa ieri la trattativa per l’acquisizione di Prelios, la società attiva nella gestione di asset alternativi (investimenti che vanno oltre gli asset tradizionali come azioni, obbligazioni e liquidità. Possono essere fondi di “private equity”, immobili, hedge fund, fondi di venture capital, materie prime, criptovalute o oggetti da collezione) e presieduta da Fabrizio Palenzona, da parte del gruppo Ion dell’imprenditore Andrea Pignataro, tramite la controllata X3 Group, per la cifra di 1,35 miliardi di euro. A vendere è stato il fondo Davidson Kempner che aveva rilevato Prelios nell’estate del 2017. Palenzona resta così ai vertici di Prelios assieme all’amministratore delegato Riccardo Serrini. Fondata nel 1990 a Milano, Prelios, è fra le principali realtà in Italia nella gestione di asset alternativi e deteriorati, nel “servicing” e nei servizi immobiliari e conta più di 40 miliardi di asset in gestione tra crediti in sofferenza, inadempienze probabili e fondi immobiliari e ricavi per 321 milioni nel 2023. Per Pignataro è un’acquisizione strategica sia per i fondi immobiliari che per l’attività di credit management, e in particolare quella di “servicer” di crediti deteriorati di Prelios. Quest’ultima attività è in linea con quella già portata avanti da un’altra sua controllata, Cerved, che Ion col supporto di Gic, il fondo sovrano di Singapore, aveva “delistato” da Piazza Affari nel febbraio 2022 per 2,55 miliardi.
Prelios venduta a Ion, Palenzona resta presidente
