Gavi (AL) – Sarebbero accidentali le cause che ieri mattina hanno determinato l’incendio del tetto di Villa Raggio in Strada Lomellina. Sono 22 i Vigili del Fuoco di Novi, Ovada e Alessandria, con tre autopompe serbatoio, altrettante autobotti e due autoscale (una anche da Asti), al lavoro per avere ragione delle fiamme. Le operazioni – come precisato in una nota del comando provinciale dei Vigili del Fuoco – sono coordinate dal responsabile del servizio di guardia. L’intervento tempestivo ha consentito di mettere in salvo gli occupanti ed evitare che le fiamme si propagassero all’intero edificio. Personale, inoltre, impegnato per salvaguardare i beni custoditi nell’immobile. A dare l’allarme è stato il titolare Carlo Bonomi, che ha sentito un forte odore di bruciato. Sul posto anche i Carabinieri di Novi e Gavi impegnati nell’effettuare i rilievi del caso per stabilire l’esatta causa dell’incendio. Nessuna vittima.
Costruito nel 1500, lo splendido palazzo che si trova a metà strada tra Novi e Gavi, apparteneva alla famiglia Lomellini di Genova, poi passato in proprietà al Duca di Galliera, a Raffaele De Ferrari, quindi al Conte Edilio Raggio, armatore genovese, che era uno degli uomini più ricchi d’Italia, deputato e poi senatore del Regno. Da allora la villa è nota come Villa Raggio ultimamente giunta in proprietà all’imprenditore Carlo Bonomi titolare di un’azienda vitivinicola che ha molti vigneti a Gavi e in Sardegna.
Incendio per cause in corso di accertamento a Villa Raggio di Gavi
