Cari nuovi lettori, nella notte tra il 10 e l’11 ottobre del 1963 morì a Napoli Giuseppe Marotta noto al pubblico per “L’oro di Napoli”, libro pubblicato da Bompiani nel 1949 e da cui il regista Vittorio De Sica nel 1954, cioè 70 anni fa, realizzò l’omonimo film. Ma è anche la ricorrenza del disastro della diga del Vajont con circa 2000 vittime, della prematura scomparsa della cantante francese Edith Piaf e di quella di Jean Cocteau.
Quel giorno la stampa fu presa d’assalto dalle notizie.
Marotta fu scrittore, giornalista, sceneggiatore, drammaturgo, ma anche autore di canzoni (nel 1989 Milva fu interprete della canzone “Mare verde” presentata da Pippo Baudo). Fu stimato come critico cinematografico per L’Europeo dal 1958 al 1963 con la rubrica “Marotta ciak” e per altre testate dell’epoca, ma soprattutto, per me era “uno di famiglia”.
Giuseppe Marotta fu anche sceneggiatore con Cesare Zavattini e Vittorio De Sica per il film “L’oro di Napoli”, Silvana Mangano vinse il nastro d’argento a Venezia come miglior attrice e Paolo Stoppa come miglior interprete maschile. Il film fu prodotto da Carlo Ponti e Dino De Laurentis, con un cast d’eccezione: Sophia Loren, Paolo Stoppa, Silvana Mangano, Eduardo De Filippo, Tina Pica e Totò.
Giuseppe Marotta nacque a Napoli nel 1902 e un secolo fa, nel 1925, si trasferì a Milano.
In un articolo sul settimanale Grazia del 10 luglio 1960 Marotta dichiarò che arrivare a Milano in cerca di fortuna fu la grande avventura della sua vita e lì trovò tutto: la fame, la disperazione, il lavoro, il successo e infine l’amore.
A Milano ritrovò il suo amico pittore Giuseppe Casolaro, che si era fidanzato con Maria Montecucco di Gavi, impiegata a Milano come insegnante.
Il pittore e la sua fidanzata, durante una passeggiata ai Giardini Pubblici di Porta Venezia, presentarono la sorella più giovane di Maria allo scrittore. Entrambe le sorelle erano bionde e con gli occhi azzurri. Anni dopo Marotta raccontò che per Pia ebbe un colpo di fulmine. La coppia Marotta-Montecucco convolò a nozze il 24 ottobre 1927 nella Chiesa di San Giacomo in Gavi, dove, due anni dopo, si sposò la coppia Casolaro-Montecucco, il 30 novembre 1929.
E così lo scrittore e il pittore (cioè mio nonno paterno) divennero felicemente cognati.
Mi presento, sono Claudia Casolaro, pronipote di Giuseppe Marotta curatrice d’una serie di puntate su questa rubrica: TRANSITO DI VITE che sarà l’occasione per condividere e rivelare al pubblico le preziosità, le curiosità di un archivio ultracentenario, ricco di corrispondenza autografa dei più grandi dell’epoca, foto, ritagli dalla stampa ufficiale, tutti i suoi libri, commedie e manoscritti inediti. TRANSITO DI VITE è un intreccio di vite, di incontri tra umani in carne ed ossa che aprono nuovi orizzonti, storie raccolte da costanti vendemmie di memorie e desideri che testimoniano il vivere umano. Ciò che un secolo fa era il web!
Che si sia vivi o morti, lasciamo tracce con opere, foto, libri e scoperte che valgono sempre una condivisione.
E a proposito di condivisione, ve ne racconto una:
lo scorso 27 agosto, a Venezia, ero presente come parente-ospite alla serata di preapertura della 81ª Mostra Internazionale d’arte Cinematografica, per la selezione “Venezia Classici”, quando è stata presentata, in anteprima mondiale (nella enorme sala Darsena del Lido), la pellicola restaurata del film “L’oro di Napoli”, per celebrare i 70 (settant’anni) dalla prima uscita e i 50 (cinquant’anni) dalla scomparsa del regista Vittorio De Sica. In sala erano presenti il Direttore del Festival Andrea Barbera, il nuovo direttore della Biennale Pierangelo Buttafuoco, Chiara Sbarigia per Cinecittà, Aurelio De Laurentis, Andrea De Sica. Il restauro digitale in 4K della pellicola è stato curato da Cinecittà e FilmAuro. Cristina Battocletti scrive sul Sole 24 ore del 28 agosto: “ Sarebbe stato felice ieri Vittorio De Sica a vedere celebrato uno dei suoi film meno capiti dalla critica (ma non dal pubblico) e invece questo film è il vero atto di nascita della commedia all’italiana, un genere che nasce in quel momento, e che da allora non si è più fermato”.
Dopo la proiezione del film ci sono stati grandi applausi e ciò mi ha sorpreso perché c’era un pubblico non solo di esperti, che ha reagito con grande empatia a un film in bianco e nero dai temi molto toccanti e non sempre allegri.
Siamo qui a parlare di cinema e proprio in città è in corso l’ OTTOBRE ALESSANDRINO/ il mese del cinema https://www.comune.alessandria.it che terminerà il 31 ottobre con una grande festa di chiusura. Non mancate al ricco programma di proiezioni di film, dibattiti e interventi di autorevoli addetti ai lavori, noti attori e registi.
Evviva il cinema, le grandi penne e i talenti che non muoiono mai.
Nella prossima puntata vi parlerò di GAVI TRANSITO DI VITE, una delle cinque tappe italiane che il Progetto “TRANSITO DI VITE” ambisce a mettere in viaggio.
Si ringraziano gli eredi delle nostre famiglie e tutti i collaboratori che hanno partecipato alla ricerca di documenti in Fondazioni, Archivi storici e delle Parrocchie.