Alessandria – In un distributore di carburante sul lungo Tanaro arriva un uomo che si dice di essere un corriere e chiede all’anziano benzinaio di potere parlare col figlio per una consegna. Il benzinaio gli dice che suo figlio non è presente, e che non intende pagare il pacco contenente uno smartphone di ingente valore. A quel punto il falso corriere dice di essere armato e pretende l’incasso circa 800 euro. Presi i soldi il rapinatore, 36 anni di Napoli, sale a bordo di un’autovettura condotta da un complice e se ne va. Ma La sua fuga termina a Vignola, nel modenese, dove i Carabinieri lo fermano mentre sta effettuando un sopralluogo per il colpo successivo. Al momento dell’arresto indossa ancora la divisa di un’altra nota azienda di spedizioni. Per lui scattano le manette mentre per il complice, un uomo di 38 anni, la fuga finisce fra le mura amiche dell’abitazione dove risiede e in cui viene sottoposto alla misura cautelare dell’obbligo di dimora. Dalle indagini risluta che i due pluripregiudicati provengono dai quartieri spagnoli di Napoli, dediti principalmente alla “truffa del corriere”, la tecnica che vede i malfattori spacciarsi per corrieri di note ditte, delle quali indossano anche le divise, che con la scusa di dovere consegnare telefoni cellulari di ingente valore a un parente non presente ne pretendono il pagamento dalla sventurata vittima.
Rapinato benzinaio nel Lungotanaro ma i Carabinieri arrestano il rapinatore e il complice a Modena
