Asti – Gli spacciatori avevano individuato il bosco della riserva regionale della Valsarmassa, un’area boschiva protetta di 200 ettari tra i comuni di Incisa Scapaccino, Vaglio Serra e Vinchio, dove erano stati attrezzati un paio di campi per incontrare i clienti e vendere ogni tipo di stupefacente. La scoperta è stata fatta dai Carabinieri che da mesi indagano in una vasta operazione guidata dal comando compagnia Carabinieri di Canelli, supportati da colleghi della compagnia Carabinieri di Asti, dei militari di una squadra di intervento operativo del 1° Reggimento Carabinieri Piemonte e di un unità antidroga del nucleo cinofili di Volpiano. In totale sono stati impegnati 35 carabinieri, supportati da un elicottero del 1° nucleo elicotteri di Volpiano, che ha sorvolato la zona delle operazioni. Gli spacciatori avevano creato basi logistiche dove aspettavano gli acquirenti, attrezzandole con tende, rudimentali impianti per l’illuminazione costruiti con batterie di automobili, altrettanto rudimentali strumenti per garantire il riscaldamento, sedie. Ma anche telefoni utilizzati dagli spacciatori per comunicare con i consumatori della zona e con i complici che gli rifornivano la droga da smerciare.
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