Alessandria (M.C.) – In un comunicato stampa diramato oggi la Triplice Sindacale ha detto “basta” alla fase “gelatinosa” di Amag impastata di “ma” e “non so” he per i sindacati è finita, annunciando che se entro cinque giorni non sarà chiarita la situazione aziendale sarà sciopero. Il che vuol dire che molti clienti della multiservizi mandrogna si troveranno senza servizi. I sindacati fanno sapere che: “L’assenza di un piano industriale non permette di avere una progettualità a lungo termine che consenta di salvaguardare l’occupazione, garantire il servizio all’utenza e rilanciare il gruppo. Le azioni messe in campo appaiono prive di visione e atte a tamponare l’attuale contesto”. Insomma, è finita.
Ecco cosa scrivono i sindacati: “Le scriventi OO.SS., ai sensi della legge 83/2000, con la presente intendono dichiarare la volontà di proclamare lo stato di agitazione e tutte le conseguenti forme di sciopero per i lavoratori della società in indirizzo e delle sue controllate.
Tale decisione scaturisce dalla preoccupazione sul futuro della società e della sua gestione.
L’assenza di un piano industriale non permette di avere una progettualità a lungo termine che consenta di salvaguardare l’occupazione, garantire il servizio all’utenza e rilanciare il gruppo. Le azioni messe in campo appaiono prive di visione e atte a tamponare l’attuale contesto. Ritenendo pertanto di avere rispettato il disposto legislativo e le indicazioni della Commissione di Garanzia, trascorsi 5 giorni in carenza di convocazione per l’espletamento della procedura di raffreddamento e conciliazione, procederemo alla proclamazione dello sciopero con le modalità che successivamente”.
La domanda è una sola: ma che razza di consulenti ha il Gruppo Amag? Ci piacerebbe saperlo.
Foto tratta da Internet messa in rete dal Gruppo Amag